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Negoziare con l’Iran tenendo d’occhio il voto

I colloqui sul nucleare iraniano in agenda la prossima settimana in Kazakistan dovranno essere affrontati tenendo a mente che il prossimo giugno la Repubblica islamica andrà ai seggi per le elezioni presidenziali. Il rischio, scrive Reuters, è che la lotta di potere a Teheran abbia ripercussioni sulla tornata di negoziati.

L’offerta di allentare le sanzioni in cambio del congelamento dei programmi che possono portare allo sviluppo di armi nucleari potrebbe restare tale fino al voto. Come spiega un diplomatico occidentale all’agenzia britannica, Teheran è in ascolto e fa le sue valutazioni. Il problema è l’insicurezza interna e le lotte al vertice.

Da una parte c’è il fronte del capo di Stato, Mahmoud Ahmadinejad, che al secondo mandato non si potrà ricandidare per un terzo ed è alla ricerca di alleanze per potere continuare a esercitare la propria influenza,dovendo fronteggiare anche le ripercussioni delle sanzioni sull’economia del Paese. Dall’altra è schierato il presidente del Parlamento, Ali Larijani. Nella contesa entra anche lo scontro tra nazionalisti e religiosi, con i lealisti dell’ayatollah Ali Khamenei, spinti dalla convinzione che Ahmadinejad stia manovrando per indebolire l’influenza della Guida Suprema.

In questo contesto nelle scorse settimane gli Stati Uniti, per bocca del vicepresidente, Joe Biden, hanno aperto all’ipotesi di colloqui diretti. Alle prime aperture sono seguite le dichiarazioni di Khamenei che ha respinto la mano tesa parlando di offerta fatto puntando una pistola alla testa degli iraniani per le condizioni poste all’eventuale dialogo. Parole tuttavia pronunciate nei giorni dell’anniversario della rivoluzione iraniana e quindi in parte, forse, dettate dal momento.

“La Guida suprema ha lasciato la porta aperta. I suoi commenti lasciano intendere che vuole si faccia qualcosa riguardo le sanzioni. Senza una mossa seria in questa direzione non vorrà e non potrà credere agli statunitensi”, ha spiegato alla Reuters, Scott Lucas di EA Worldview, sito che segue la stampa iraniana.

Certo lo stesso giorno in cui è arrivata l’offerta di revoca dell’embargo sul commercio di oro e metalli, Teheran ha risposto annunciando nuovi progressi nell’arricchimento dell’uranio. Un modo forse per prolungare i negoziati ed evitare lo scontro, sebbene gli iraniani continuino a rimarcare che il loro programma nucleare ha soltanto scopi civili.

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