Un miliardo di iscritti e utili stratosferici? Non ancora, ma Facebook sta trovando il modo di macinare affari: i telefonini. Anzi. Gli smartphone. Nel suo nuovo studio Gartner rivela che le vendite globali di cellulari hanno registrato nel 2012 una contrazione (-1,7%), ma il comparto smartphone è in pieno boom (+38,3%). Anche per Facebook c’è un boom di utenti che si collegano (alcuni esclusivamente) da smartphone (680 milioni, in crescita del 57%): di conseguenza la pubblicità mobile è salita al 23% del fatturato (305 milioni di dollari nel quarto trimestre 2012, un incremento del 41%).
Se il trend proseguirà, le entrate pubblicitarie mobili dovrebbero superare quest’anno un miliardo di dollari, trasformando Facebook nella maggiore potenza mondiale del settore. La pubblicità in generale è l’elemento che traina i conti del social network: rappresenta l’84% del fatturato (oltre 5 miliardi di dollari nell’intero 2012, in crescita del 37%, per un utile netto di 1,3 miliardi, +13%).
Mark Zuckerberg può a ragione affermare che nel 2012 Facebook è diventata una “mobile company”; quest’anno l’azienda si concentrerà ancor più sugli smartphone, dispositivi considerati “perfetti” perché consentono a Facebook di raggiungere un pubblico più ampio e quindi di monetizzare di più, anche grazie al fatto che il mobile crea una maggiore fidelizzazione.
E non stupisce che Marissa Mayer, Ceo di Yahoo!, abbia dichiarato ieri davanti a una platea di investitori di Goldman Sachs, che intende concentrarsi sul mobile e lo sviluppo di “applicazioni che la gente usa tutto il tempo sul cellulare”, con funzioni in ottica social e collaborazioni con Apple, Google e, ovviamente, Facebook. Colosso della net economy da qualche anno in declino, Yahoo! ha trovato nella Mayer una guida in cui il mercato crede: in pochi mesi ha aggiornato le applicazioni di Flickr per le foto, acquistato la start-up produttrice di app per mobile Stamped e annunciato l’assunzione di ingegneri esperti di smartphone e tablet.