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Patuelli smaschera il bazolismo senza Bazoli su Mussari

Il 2 febbraio, in un pezzullo del Corriere della Sera incastonato in un’intervista all’ex presidente dell’Abi, Maurizio Sella, dal titolo “Mussari e le perplessità di Bazoli”, si leggeva che “ad avere delle perplessità” sulla rielezione dell’ex presidente di Mps fu Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo.

Il giorno prima, in un editoriale di prima pagina del Corriere della Sera dal titolo “Il cenacolo dei banchieri”, Daniele Manca faceva notare che, mentre all’origine dei problemi vissuti dal Monte dei Paschi c’è la commistione tra politica e gestione delle banche, alla presidenza della lobby del credito nazionale arriva un ex deputato del partito liberale italiano e per due legislature in Parlamento, nonché ex sottosegretario nel governo Ciampi: ovvero Antonio Patuelli. Insomma, come sempre, si cambia tutto per non cambiare nulla, è la morale implicita del Corriere liberale, ha chiosato Nicola Di Molfetta su Economia Web.

Il liberale Patuelli, sarà un caso oppure no, oggi in una intervista a Repubblica smentisce la vulgata bazoliana; vulgata più bazoliana di quella dello stesso Bazoli, probabilmente. Il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa aveva espresso perplessità sulla riconferma di Giuseppe Mussari alla presidenza dell’Abi?, chiede Andrea Greco del quotidiano diretto da Ezio Mauro. Risposta di Patuelli, neo presidente dell’Abi: “A giugno, il professor Bazoli mi disse che avrebbe cercato maggiori informazioni sul suo conto. Ma evidentemente non le trovò, tanto che votò anche lui insieme ad altri saggi per la conferma di Mussari”.

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