In palio c’era soltanto un seggio. Ma la sconfitta del Partito d’azione popolare nelle suppletive singaporiane del 27 gennaio per la circoscrizione di Punggol East è la seconda battuta d’arresto dal 2011 per il partito che dal 1959 ha dominato ininterrottamente la politica della ricca città-Stato.
In Parlamento il Pap ha 80 seggi su 87. La vittoria elettorale del Partito del lavoratori, che porta così a sette la compagine parlamentare, è imputata alla scelta del Pap di puntare su un candidato senza legami con il territorio.
Sul voto pesa anche il malcontento dei cittadini per l’aumento dei prezzi di case e trasporti e per afflusso di lavoratori stranieri che coprono posti lasciati scoperti da una popolazione singaporiana che soffre per le poche nascite. A niente sono serviti al governo gli annunciati incentivi alle famiglie. Tuttavia, scrive l’Asia Times, nonostante la vittoria dell’opposizione, non è ancora chiaro se Singapore stia evolvendo in un sistema politico realmente biparitico.
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