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Psi: Nencini si’ a Monti. Baldassarini, Non votatemi

Lui, Riccardo Nencini, leader di un Psi assente ingiustificato al bagno di folla del centro-sinistra a Milano come alle primarie di dicembre, proclama “la forte convinzione” che per governare “con una salda maggioranza, si debba dare credito a un’alleanza con Mario Monti”. Lei, Marta Baldassarini, 22enne candidata di Guidonia per il centro-sinistra alle regionali del Lazio, declama pubblicamente, “Rinuncio, non faccio da testimonial a una scelta assurda: non posso ritirarmi ma posso protestare e dico: non votatemi”. Nencini chiarisce che nella carta di intenti , sottoscritta dai co-fondatori del centrosinistra, e’ previsto “un allargamento della coalizione alle forze liberaldemocratiche che saranno presenti in Parlamento”. E questo, vale per i centristi di Monti: “un’alleanza con loro non solo non è da escludere ma – osserva – è la strada da percorrere per continuare a tenere l’Italia nel cuore dell’Europa”. La Baldassarini, da parte sua, sostiene che una forza politica come il Psi, “deve stare a fianco del popolo, dei lavoratori e di tutti gli strati più deboli” e che “in nessun modo” deve dare appoggio a “fazioni notoriamente al servizio delle lobby finanziarie e dei poteri forti”. E precisa, “fosse anche un’eventualita’ remota, quella di una possibile alleanza con i tassatori del popolo, dico no a gran voce. Questa scelta non risponde affatto al mio modo ‘onesto’ di fare politica; non faccio promesse e non porto i miei elettori a cena, io sono una casalinga e prima ancora sono una cittadina e voglio rappresentare la voce del popolo, delle mamme di famiglia, dei lavoratori, dei disabili. Voglio continuare a fare politica, ricominciando dalla mia città. Senza contare che ho una reputazione, sono rispettata e alla mia faccia ci tengo quindi non ammetto che venga associata a quella di chi ha rovinato la vita a tanta gente; io voglio continuare a camminare a testa alta ed è per questo che preferisco rinunciare piuttosto che farmi convincere”. Il gesto spontaneo e fermo  della Baldassarini sembra appartenere piu’ al mondo delle favole che alla realta’, pur essendosi consumato in un ‘botta e risposta’ tra la giovanissima candidata e il navigato Bobo Craxi, candidato per il Psi al Senato nel Lazio, in un incontro pubblico a Guidonia. Il fatto non e’ ovviamente sfuggito al variegatissimo mondo socialista ‘in subbuglio’ e ‘senza fissa dimora’ o per lo piu’ sparso tra associazioni e club culturali o ospite ingombrante nel Pd, in Sel e di recente in Rivoluzione Civile. Gli apprezzamenti, in rete naturalmente, per la Baldassarini si sprecano (bravissima, coraggiosa, in gambissima, siamo con te, etc) mentre sul ‘Cameriere’ come e’ stato ribattezzato Nencini piovono critiche e dimissioni: dal Veneto alla Puglia! E c’e’ gia’ in corso un flash mob per ricostruire, dopo le elezioni, una forza socialista su altra basi e valori. Nencini pero’ va per la sua strada, riportare una pattuglia di socialisti in Parlamento come fu all’epoca di Andrea Costa, e riserva una fugace battuta al Movimento 5 Stelle. “Proporrei più di celebrare la festa fiorentina, che si perde nei secoli passati, mettendo il Grillo in gabbia. A Firenze si va nelle Cascine con la primavera e i bambini sono felici quando catturano il grillo. Mettere il Grillo in gabbia significa sconfiggere il populismo e la demagogia. Ingredienti dei quali l’Italia non ha nessunissimo bisogno”. Forse non si e’ accorto che dopo ‘il boom’ di qualche tempo fa sul quale aveva da ironizzare anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ora c’e’, ‘un’oda nuova che è partita dal niente, una valanga che sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione’. Un’onda che impensierisce molto un politico accorto e perspicace come il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, il principale ‘azionista’ del centro-sinistra.


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