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Fisco e imprese? Maroni meglio di Berlusconi

La posizione di Roberto Maroni, che trova condivisibile la proposta di Silvio Berlusconi di restituire l’Imu agli italiani ma respinge nettamente l’idea del condono fiscale, “è sacrosanta”. E’ l’opinione, affidata in un’intervista a Formiche.net, di Gianluigi Paragone, ex direttore de La Padania e conduttore del programma televisivo “L’Ultima Parola” su Rai 2.

Quello che serve agli imprenditori del Nord, secondo Paragone, “è la revisione del patto fiscale tra imprese e Stato, dove si chiede all’Agenzia delle Entrate e a Equitalia di essere meno invasivi”. Agli imprenditori invece non serve “mettere tutti sullo stesso piano e coprire” gli evasori, anzi “sono proprio loro a chiedere maggiore severità nei confronti di chi evade”. Per questi motivi, la proposta di Berlusconi – spiega Paragone – non funziona. Maroni, che evidentemente avrà parlato con gli imprenditori, sa che non serve affatto un condono”.

Il Cavaliere però, per attuare le sue premesse in materia fiscale, deve vedersela anche con l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, candidato con la Lega Nord, che ha sollevato “problemi di bilancio” per la restituzione dell’Imu, proposta tra l’altro già analizzata nel dettaglio da Formiche.net. Niente di nuovo, secondo Paragone. “Il rapporto tra Berlusconi e Tremonti ormai è da consegnare agli atti: hanno una visione diversa. Ma se Berlusconi si conferma fuoriclasse delle campagne elettorali, Tremonti non è da meno perché sta dimostrando di non sottrarsi ai confronti”.

Paragone, pur non escludendo una rimonta e addirittura un successo della coalizione di centrodestra, ammonisce: “Berlusconi è bravo nel breve periodo, ma è ormai un leader consumato e presto per il centrodestra si apriranno problemi di leadership e di lotte intestine”.



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