Realizzabile o meno, l’introduzione di un tetto massimo alle pensioni è la priorità per i grillini. E’ quanto emerge dalla consultazione pubblica lanciata qualche giorno fa da Beppe Grillo sul suo blog, dove chiedeva di votare, tra dieci alternative, le cinque proposte più importanti per lo sviluppo dello Stato sociale. Il sondaggio ha raccolto circa 60 mila risposte da parte degli utenti.
Oltre all’introduzione di un tetto massimo alle pensioni di circa 5 mila euro lordi mensili (68,69% dei consensi), i grillini ritengono prioritario anche il ripristino dei fondi tagliati alla scuola e alla sanità (62,32%) e l’eliminazione dei fattori di rischio ambientale per la salute, come gli inceneritori (60,38%). Segue l’introduzione del reddito di cittadinanza (45,83%), vero cavallo di battaglia del comico; la pensione a sessant’anni (45,83%); l’impignorabilità della prima casa (43,76%) e l’abolizione dell’Imu (42,77%). Più indietro invece le altre proposte, dalla settimana lavorativa di 36 ore, la predisposizione di leggi per una maggiore tutela della sicurezza sul lavoro e la cancellazione della legge sugli esodati.
La democrazia dal basso, insomma, si è espressa e, almeno parzialmente, ha ribaltato i leitmotiv delle campagna elettorale grillina, vale a dire reddito di cittadinanza e abolizione dell’imposta sulla prima casa. Staremo a vedere se Grillo si atterrà a questo sondaggio – che ha comunque raccolto diverse critiche da parte dei grillini sulla bassa credibilità delle proposte – oppure terrà fede alle sue priorità.