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Bersani e la strategia del doppio registro

L’esito del primo giorno di consultazioni con i partiti di Pierluigi Bersani si può riassumere così: sia Pdl-Lega che Scelta Civica chiedono un governo di larghe coalizioni. Ma il segretario del Pd va avanti testardo sulla sua strada. Una strada che il “preincaricato” da Napolitano chiama del “doppio registro”.

“Credo si possa dire questo: certamente i problemi rimangono, bisogna continuare a lavorare. Tuttavia, mi pare si cominci a comprendere meglio cosa intendo con quel famoso doppio registro e in particolare qual è la proposta che si delinea per questa convenzione per le riforme, la possibilità di una novità vera per questo paese: un percorso che sia non solo parlamentare e che possa portare a un risultato esigibile in tempi certi. Chiaro che questo testimonia della volontà di produrre una corresponsabilità”, ha detto stasera al termine delle consultazioni.

Insomma per Bersani ci sono due binari: una cosa è la maggioranza di governo, un altro il coinvolgimento di tutte le forze parlamentari per le riforme istituzionali che servono al Paese. Il segretario del Pd punta su questa strategia, scommette sul “non impedimento” delle altre forze politiche per far passare al Senato il suo governo. Ci riuscirà?


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