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Casaleggio e Grillo sbertucciano Eugenio Scalfari di Repubblica

Eugenio Scalfani ha detto solo “una serie di panzane degni dell’avanspettacolo”. Con una breve nota pubblicata sul blog di Beppe Grillo, il guru del Movimento 5 Stelle, Gianroberto Casaleggio, risponde all’articolo del fondatore di Repubblica, apparso sul sito dell’Espresso.

“Mi descrive come un deficiente che passa il tempo a giocare ai videogiochi a pranzo su un modernissimo telefonino – aggiunge Casaleggio -. Non rivela la fonte, da vero giornalista di inchiesta. Devo precisare che non amo i videogiochi, non ho un modernissimo telefonino, ma un ormai antiquato apparecchio iPhone 3G di qualche anno fa e rispetto i miei interlocutori”.

Scalfari nell’articolo racconta un pranzo tra un suo amico e Casaleggio, dove quest’ultimo oltre ad esser di poche parole e a dare l’idea di non avere una chiara strategia politica per il movimento fondato con Grillo, trascorreva tutto il tempo a giocare sul telefonino. E lo scopo del videogioco era “polverizzare le galassie usando gas. Vinceva chi realizzava la distruzione totale (dell’universo, ndr) nel minor tempo possibile”. Perciò, conclude Scalfari, che “Dio ce la mandi buona, ma con tutta sincerità temo il peggio se avremo nella stanza dei bottoni un governo che avrà come ideologia un videogioco di quel genere”.

La reazione dei grillini

I simpatizzanti del Movimento, dalla lettura dei commenti sul profilo Facebook del Movimento e sul blog di Beppe Grillo, sono tutti dalla parte di Casaleggio. “Questi articoli fanno chiaramente capire che iniziano ad avere paura – scrive Gina D. -. Non è rabbia, non è indignazione e neppure libertà d’espressione; è solo fottutissima paura”. E quello di Scalfari “sarebbe un giornalista di punta?”, si domanda Fabrizio O. “Questo è veramente cotto , qualcuno lo aiuti”.

Secondo molti grillini, l’articolo del fondatore di Repubblica è dettato dalla paura che il Movimento 5 Stelle possa prender di mira (e cancellare) i contributi pubblici all’editoria. “Questi hanno una paura matta che gli si toglieranno i contributi all’editoria, allora oltre ad essere i scribacchini del vecchio potere cercano di sputtanare gente onesta”. Di qui, scrive Piero Tavoloni, la decisione di infangare, creare insinuazioni sibilline su qualsiasi soggetto che non sia d’accordo con loro e gli si presenti davanti alla loro strada, perché solo facendo così riescono ad ingraziarsi quella parte del vecchio parlamento che in cambio li finanzia con denaro pubblico”.

Monica Mancini si dice incredula che Scalfari “abbia utilizzato il suo tempo per scrivere questa serie di pettegolezzi da parrucchiere. Ancora di più non riesco a credere che l’Espresso abbia utilizzato il suo spazio per pubblicarlo”. Dello stesso avviso, Massimiliano Di Bernardo. “Ma questo signore, giornalista illustrissimo, non ha altro a cui pensare? Ma del telefono di Calaleggio cosa ce ne importa! Povera Italia”.


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