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Cina, terra di furti (virtuali) per le imprese Usa

Non solo problemi burocratici. Quelli che incontrano le società Usa in Cina sono altri. Più di un quarto delle imprese americane registrate in Cina infatti ha denunciato il furto di dati, diventato “un problema non trascurabile per le società attive in Cina”. Secondo la Camera di commercio americana in Cina, il 26% delle aziende interpellate, sottolinea Reuters, ha riferito di essere rimasta vittima di “furto di dati o segreti commerciali” a seguito di intrusioni nei loro sistemi informatici.

La replica cinese

Il ministero degli Esteri cinesi ha respinto le conclusioni della ricerca della Camera di commercio americana. “Respingiamo questa presunzione di colpa, a fronte dell’assenza di una piena inchiesta e di prove valide”, ha detto il portavoce Hong Lei, invitando gli Stati Uniti a smetterla di “politicizzare le questioni commerciali e di rilanciare le questioni sulla cybersicurezza”.

Lo scambio di accuse

La denuncia delle imprese Usa arriva dopo lo scambio di accuse tra le due principali economie del mondo sugli attacchi informatici: Washington ha puntato il dito contro Pechino per i ripetuti tentativi degli hacker di violare i sistemi delle aziende e dell’amministrazione del Paese. La Cina ha respinto l’accusa, sostenendo a sua volta di essere rimasta vittima di attacchi hacker americani.


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