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Ecco i numeri della batosta fiscale di fine giugno

I conti sono presto fatti. E’ una stangata da 5 miliardi di euro quella che deriva dall’aumento di Imu, Tares e Iva che riguarderà i contribuenti italiani nella seconda metà del 2013 per effetto delle manovre degli anni scorsi.

A fare i conti è stato oggi il Sole 24 Ore che ha calcolato gli aumenti già previsti dalla legge di stabilità e dalla manovra “salva-Italia”.

Quando scatteranno gli aumenti

“Un pacchetto di misure – si legge sull’edizione del lunedì del quotidiano della Confindustria – che, nel complesso, vale fino a 5 miliardi nel 2013. Dal 1 luglio l’aliquota ordinaria dell’Iva passerà dal 21 al 22 per cento”.

Come varierà l’Imu

Per l’Imu, invece, l’attribuzione allo Stato del gettito sui fabbricati produttivi rischia di tradursi in una serie di rincari per le imprese, mentre la Tares su rifiuti e servizi costerà a cittadini e aziende un miliardo in piú rispetto a Tarsu e Tia.



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