Quanto può costare l’addio alla Tav? Le stime non sono univoche, ma il Sole 24 Ore indica un importo orientativo pari a 2 miliardi di euro.
Il prossimo 23 marzo il Movimento 5 Stelle ribadirà in una manifestazione organizzata a Susa il no all’alta velocità Torino-Lione: “Una delle prime proposte di legge che presenteremo in Parlamento è quella relativa all’abolizione di tutti gli accordi internazionali sulla Torino-Lione”, ha detto Marco Scibona, da sempre No-Tav, eletto senatore nelle liste del Movimento 5 Stelle.
“Alla fine la spesa alla quale lo Stato dovrà far fronte è ben superiore ai 2,8 miliardi di euro”, dice però Ivan Ciccotti, esperto di appalti pubblici e autore del libro nero dell’Alta Velocità. Quindi ci sono anche risparmi.
Ma abbandonare ora il progetto, secondo il commissario Mario Virano, significherebbe perdere come minimo 1,6 miliardi. O forse molto di più, secondo il quotidiano Il Sole 24 Ore: perché a quanto fino ad oggi speso (circa 1 miliardo) ci sono da aggiungere i costi delle penali delle imprese che stanno lavorando al cantiere della Maddalena e dei progettisti che stanno disegnando la stazione di Susa e altri oneri che sorgeranno. Quindi non solo risparmi, anzi.
“Il punto da cui partire per ragionare in modo corretto – ha spiegato il commissario governativo Virano che segue l’opera – è che la Torino-Lione si deve fare non per evitare di sprecare soldi già spesi, ma perché è un’opera utile e giustificata dai molti benefici che porterà al territorio”.
Il dibattito presto divamperà anche in Parlamento.