Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Gli F-35 d’Asia

L’Asia guarda al programma F-35, ma potrebbe dover attendere. Per gli acquirenti asiatici del più costoso programma d’arma nella storia, uno sguardo è lanciato alle difficoltà tecniche, ai ritardi e all’aumento dei costi dei caccia multiruolo, un altro alle spese militari della Cina con un più 10,3 per cento al budget per la Difesa, sebbene inferiore agli aumenti degli anni precedenti. Tra le novità della difesa cinese due tipologie di velivoli stealth -i J-20 e i J-31- che, tuttavia, esperti citati dalla Reuters indicano non saranno pienamente in servizio prima della fine del decennio.

La situazione degli ordini di F-35 nella regione ne prevede 100 per l’Australia che alla fine potrebbe rivedere al ribasso la commessa e acquistarne 70 o 50.La decisione dovrebbe arrivare a giugno, intanto Canberra, riporta l’agenzia britannica, ipotizza di raddoppiare la propria flotta di 24 F/A-18 Super Hornets.

Nessun cambiamento all’orizzonte invece dal Giappone, che ha aumento per la prima volta in 11 anni il bilancio della Difesa e ha un ordine per 42 caccia multiuso, di cui soltanto 4 completi, mentre gli altri 38 saranno assemblati direttamente nell’arcipelago. Sulla scia di Tokyo potrebbe mettersi anche il governo Seul con l’assegnazione di una commessa per 60 velivoli in cui è favorito  il programma affidato alla Lockheed Martin e alla Pratt&Whitney per quanto riguarda i motori. Ordini sono attesi anche da Singapore.

Il rinnovamento delle flotte sembra diventata una priorità nel momento in cui, sebbene l’ipotesi di un conflitto sia vista come remota, la regione è attraversata da tensioni per le dispute territoriali che oppongono Pechino a Tokyo e ad alcune nazioni del Sudest asiatico, con le frizioni maggiori che la vedono allo scontro contro Filippine e Vietnam. I produttori continuano a garantire per la data del 2017, ma potrebbero servire almeno altri cinque anni per la consegna di un numero ragionevole di velivoli per rinnovare le flotte.

Come ricorda la Reuters, negli Usa c’è anche chi, come Michael Wynene, già sottosegretario all’aeronautica statunitense, preme affinché Washington schieri i primi F-35 statunitensi nella regione, come messaggio forte sia contro la Cina sia contro la Corea del Nord. Tra le file dell’Esercito popolare i liberazione già si studiano le strategie aeree Usa, riporta l’agenzia,e negli anni è stato rafforzato il sistema antiaereo con missili terra-aria russi o cinese. L’agenzia ha sottolineato anche un punto poco trattato. Gli strumenti cinesi per colpire le portaerei che costringerebbero i velivoli a operare da distanza maggiore.

×

Iscriviti alla newsletter