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Grillo terrorizzato dai grillini?

Grazie all’autorizzazione dell’editore e dell’autore, pubblichiamo l’editoriale di Pierluigi Magnaschi comparso sul quotidiano Italia Oggi.

Beppe Grillo assomiglia al neopilota di un aereo superleggero che, dopo aver seguito un corso di 12 ore e aver ricevuto il patentino che lo abilita al solo volo a vista ai comandi di questo trespolo, viene messo al posto di comando nella carlinga di un superjumbo transcontinentale in partenza da Malpensa e diretto a Caracas. Questo non è un esempio iperbolico ma è del tutto realistico perché non si è mai verificato (se non dopo un sanguinoso conflitto) che un partito alle sue prime elezioni e che non aveva nelle sue fila alcun parlamentare riuscisse a rastrellare, in un colpo solo, ben 163 posti in Parlamento.

Ora il Grillo abilitato al volo a vista, messo subito al comando di un superjumbo, prima di partire, non può che cercare di ritardare al massimo il momento della verità, adducendo che non gli piace il co-pilota, che il contratto che gli è stato fatto lo declassa e quindi lo dà per irricevibile, che l’aeromobile non è in grado di attraversare l’Atlantico (per traverso, oltretutto).

Centosessantatré parlamentari alla spalle non sono infatti una risorsa ma una valanga, cioè un terrore. Infatti quando hai moltissima sete, daresti una fortuna per ottenere una bottiglia d’acqua, ma fuggiresti a piedi lesti se, per fornirti l’acqua che agogni, aprissero le paratie della diga che ti sta davanti.

Oltretutto, nei troppi eletti tutti in una volta, ci sono anche dei ragazzi scelti a caso. Volonterosi ma incompetenti e quindi inconcludenti. Fra di loro c’è persino un tizio che è sicuro che la Cia stia mettendo nella testa di ignare persone dei microchip per controllare quello che pensano. Mi sbaglierò sicuramente ma, dietro questo ragazzo che teme i microchip della Cia, nella ripresa tv, ho visto, sullo sfondo, anche due robusti signori in camice bianco che, evidentemente, erano lì per caso.

Grillo insomma, con i suoi, non è in grado di governare. Ma una funzione l’ha svolta. Ed è stata quella di randellare l’establishment politico sopravvissuto a se stesso e quindi incapace di rinnovarsi ma risoluto nel rimanere attaccato alle poltrone. Con 163 parlamentari, Grillo può dire ai bacucchi reduci dai disastri della Prima e della Seconda repubblica che sono nudi. Ecco perché si deve cambiare subito la legge elettorale, attuare il programma della Bce e poi andare al voto con gente nuova. La governabilità è rinviata.

 


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