Il Movimento 5 Stelle è salito per la prima volta al Quirinale. L’esordio è stato importante: queste di ieri e oggi sono consultazioni delicate e dall’esito non scontato. Beppe Grillo quindi ha offerto una (involontaria?) sponda al Capo dello Stato. Giorgio Napolitano infatti non potrà non tenere conto della posizione dei gruppi parlamentari grillini che hanno di fatto tagliato la strada sia al governo Bersani che all’ipotesi di governo Grasso.
A questo punto, il presidente della Repubblica potrà procedere con la massima libertà sapendo che Pd e Sel non hanno i numeri per la fiducia. Al Quirinale nelle prossime ore si valuterà il nome giusto per poter convincere i gruppi parlamentari disponibili (Pd, Scelta civica e Pdl) a sostenere un governo che dovrà assumersi la responsabilità di decisioni non facili in materia di finanza pubblica. Impossibile fare previsioni ma, a voler proprio sbilanciarsi in una possibile indicazione (e suggerimento), un identikit plausibile corrisponde a quello dell’attuale ministro della coesione territoriale, Fabrizio Barca.
