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Ora la guerra in Siria è con armi chimiche

Ventisei persone sono state uccise e 86 sono rimaste ferite nell’attacco con arme chimiche da parte di gruppi ribelli siriani nella zona di Jan Al Asal ad Alepo. Secondo la Cnn, il governo ha dato la responsabilità di questo assalto al Qatar e all’Arabia saudita.

Il ministro dell’Informazione siriano, Omran Zoghbi, ha spiegato che è stato lanciato un missile con sostanze chimiche dalla località di Kafar Dael verso Jan Al Asal ad Alepo. Un fatto che rappresenta una pericolosa escalation in materia di sicurezza nel conflitto siriano.

I presunti complici: Turchia, Arabia saudita e Qatar

“Hanno una responsabilità legale, etica, morale e umanitaria di questo crimine terrorista”. L’accusa del ministro Zoghbi è diretta anche ai governi della Turchia, l’Arabia saudita e il Qatar perché hanno finanziato questi gruppi ribelli e hanno facilitato l’accesso ad arme proibite dalle leggi internazionali. Ha anche lanciato un appello alla comunità internazionale a pronunciarsi contro questi attacchi.

Le reazioni di Mosca e Londra

Un portavoce del Foreign Office britannico ha detto che l’uso di armi chimiche in Siria, se confermato, necessiterebbe di una “risposta energica” da parte della comunità internazionale e richiederebbe di “rivedere l’approccio” usato finora. “Il Regno Unito è consapevole che l’uso o la proliferazione di armi chimiche meriterebbe una risposta da parte della comunità internazionale e ci costringerebbe a rivedere l’approccio avuto fino adesso”, ha detto il portavoce.

La Russia si è detta “allarmata” dalla notizia: “Secondo l’informazione di Damasco, la mattina del 19 marzo nella provincia di Alepo si è registrato un caso di uso di arme chimiche da parte dell’opposizione armate”, ha scritto il governo attraverso un comunicato. “Mosca considera che il fatto che le armi chimiche arrivino nelle mani dei ribelli peggiora la situazione e porta il conflitto in un nuovo stadio”, ha aggiunto.

La denuncia alle Nazioni Unite

A dicembre, l’ambasciatore siriano nelle Nazioni Unite, Bashar Jaafari, aveva denunciato che Paesi stranieri stavano consegnando arme chimiche a gruppi di opposizione. Ma dopo ci sono state alcune controversie perché, a quanto pare, sono state usate anche da parte del governo. Jaafari aveva fatto riferimento ad un video pubblicato su internet nel quale si vedevano i ribelli che usavano gas letale per uccidere degli animali sostenendo che sarebbe stato fatto lo stesso contro la popolazione civile.

Secondo Fox News, i portavoce dei ribelli hanno negato la partecipazione nell’attacco. Nessun media ha conferme dirette a causa del divieto di ingresso ai giornalisti nella zona da parte del governo siriano.



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