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I mugugni montiani su Monti

Iniziano ad emergere i primi dissidi pubblici all’interno di Scelta Civica, il movimento promosso da Mario Monti. Questa mattina si sono riuniti i parlamentari eletti per una prima analisi del voto e per delineare strategia e tattica del movimento che potrebbe trasformarsi presto in un vero e proprio partito, specie secondo le intenzioni del ministro Andrea Riccardi.

Nel documento pubblicato sul sito alla fine della riunione non c’è alcun accenno critico rispetto all’esito delle elezioni e ai risultati di Scelta Civica. Piuttosto si ripropongono obiettivi e temi su cui Monti e i montiani hanno fatto leva durante la campagna elettorale.

Il dibattito su Formiche.net

Eppure, come è attestato dai contributi e dalle interviste che Formiche.net ha ospitato tra i candidati di Scelta Civica, specie tra i non eletti, i rilievi, gli interrogativi e le vere e proprie critiche non mancano, come si evince dall’opinione del professore Benedetto Ippolito, dall’intervento del giornalista ed ex dirigente Fiat Ernesto Aucidall’analisi di Giuliano Cazzola, deputato uscente del Pdl e dal commento del manager e consulente Massimo Brambilla. Diversi toni e temi della neo senatrice montana Linda Lanzillotta, già ministro degli Affari regionali nel governo Prodi.

Il ruolo di Sechi

Fino a ieri sera l’ex direttore del Tempo, Mario Sechi, uno degli uomini più vicini a Monti nella gestione della campagna elettorale dei montiani anche dal lato della comunicazione, aveva preferito non commentare l’esito delle elezioni: Sechi, candidato in Sardegna, non è stato eletto, come ad esempio anche il coordinatore politico del movimento, il manager Carlo Calenda. Ma questa mattina Sechi ha deciso di rompere il silenzio, bacchettando a sorpresa la prima mossa del premier Monti dopo le elezioni. Indizio che le acque in Scelta Civica non sono propriamente tranquille.

Il futuro di Scelta Civica

“Monti – ha detto Mario Sechi, ospite a Omnibus su La7 – può avere ruolo politico a patto che fa il partito: se non lo organizza, non lo struttura, non fa il territorio e si accontenta di un ruolo istituzionale, che merita perché è una grandissima figura istituzionale, e del voto di opinione, condanna il partito a non esserci e di fatti a non esserci neanche lui nell’arena politica come grande protagonista”.

La critica di Sechi a Monti

“Monti – ha proseguito l’ex direttore del Tempo ex ex vicedirettore del Giornale – è ancora stretto tra due ruoli, quando Monti sarà libero dalla veste istituzionale ne riparleremo”, ha aggiunto Rechi. E come esempio ha spiegato: “Monti ha mandato la lettera per il Consiglio europeo ad Alfano, a Bersani e al signor Grillo.. e Scelta civica dov’è? Non c’è – insiste Sechi – e non puo’ non esserci, se vuoi fare il partito. E secondo me questo è stato un errore di Monti”.



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