Nel Pd non hanno ancora fatto breccia le parole di ieri del Quirinale. Il responsabile economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, ha respinto qualsiasi ipotesi di nuovo o vecchio governo tecnico nonostante la richiesta di “misura realismo e responsabilità” da parte del Presidente della Repubblica. “Noi dobbiamo partire dal risultato elettorale – ha detto Fassina ospite di Maria Latella su Sky Tg24 – e dal messaggio che gli elettori hanno mandato al Paese. La famosa agenda Monti che è stata celebrata in maniera quasi unanime è stata sonoramente bocciata. Il 90% degli elettori hanno votato per altre opzioni anche i nostri elettori. Sarebbe grave tornare al governo tecnico e a qualcuno che non si è misurato con il consenso e che provi ad imporre una agenda astratta”.
Per l’esponente del Pd un nuovo governo tecnico allontanerebbe “ancora di piů i cittadini dalla politica. Dobbiamo ascoltare il messaggio che è arrivato che riguarda noi, le capitali europee, che riguarda Francoforte” ha aggiunto.
Secondo Fassina anche l’ipotesi di un congelamento del governo Monti è da respingere: “Noi riteniamo che si debba consentire a chi è arrivato primo alle elezioni di poter offrire una prospettiva di governo al Parlamento, verificare il risultato del voto. Se non ci sono le condizioni si deve tornare rapidissimamente alle elezioni perché la democrazia funziona così. Non ci sono alternative. I cittadini hanno dato indicazioni chiare. Se non si trova la maggioranza si torna alle urne per verificare la possibilità di costruire una soluzione alternativa.
Bisognerebbe affrontare le emergenze economiche”.