Ci sono più miliardari tra i delegati alle “due sessioni” cinesi che dentro il Congresso statunitense. Nell’Assemblea nazionale del popolo, l’organo legislativo cinese, e nella Conferenza politico consultiva, la Camera della società civile, su un totale di oltre 5.000 delegati 83 sono miliardari. In maggioranza nella seconda, in cui i paperoni sono 52, mentre i delegati a nove zeri (in dollari) nella Anp sono 31.
È ormai opinione tra i commentatori che l’economia sia una delle chiavi di lettura per capire il potere nella Repubblica popolare cinese. Le principali inchieste riguardo la dirigenza cinese, quella di Bloomberg sulla famiglia del nuovo numero uno Xi Jinping e quella del New York Times sulle ricchezze dei familiari del premier uscente Wen Jiabao hanno, come si dice, “seguito i soldi”. I dati sulla ricchezza dei deputati cinesi sono stati compilati dall’Hurun Global Rich List 2013, che classifica i 1,453 miliaridari più ricchi al mondo.
La generazione di leader, insediatasi con il congresso del Partito comunista lo scorso novembre, ha messo tra le proprie priorità la lotta contro le disuguaglianze per evitare che queste si traducano in malcontento sociale e instabilità. Scrive il South China Morning Post che già l’anno scorso l’elevato numero di ricchi nella Conferenza politico consultiva, che ha il compito di dare indicazioni politiche al governo, fu considerato sproporzionato. Non va meglio nell’altra Camera.
Come titolò un anno fa l’agenzia finanziaria Bloomberg, la ricchezza degli omologhi cinesi, fatte le debite proporzioni, faceva sembrare poveri i membri del Congresso Usa. Con un patrimonio di 700 milioni di dollari il parlamentare statunitense più ricco, il repubblicano Darrel Issa, si sarebbe piazzato soltanto 40esimo nell’Anp. Mentre quest’anno, ricorda sempre il quotidiano di Hong Kong, l’unico politico americano a vantare un patrimonio miliardario è Michael Bloomberg, sindaco di New York al terzo mandato.
Il più ricco tra i cinesi è il 68enne Zong Qinghou, patron del gigante delle bibite Wahaha che, secondo i dati di Hurun, può contare su una fortuna di 13 miliardi di dollari. Secondo è il cofondatore del colosso delle comunicazioni Tencent, Ma Huateng, forte di 7,5 miliardi di dollari, nonché, a 42 anni, secondo più giovane miliardario dentro la Anp, preceduto soltanto dal 40enne Fang Wei.
In totale i miliardari dentro le due assemblee sono aumentati del 17%. Un dato che va letto anche in relazione all’aumento del numero di imprenditori puri tra le poltrone del comitato centrale del Partito comunista.