Milano si candida al ruolo di capitale della fotografia d’autore e lancia il “Photofestival”, un mese dedicato alle mostre con i grandi dello scatto. Un’iniziativa che nasce come una sorta di “fuorisalone” del “Photoshow”, la fiera del settore più importante in Italia.
Dario Bossi è il vicepresidente dell’Associazione italiana foto-digital imaging. “E’ chiaro che creare un fuorisalone – ci ha spiegato – è dare la possibilità di far vedere che il mezzo, che in sé è un prodotto tecnologico e inanimato, produce cose meravigliose come si può vedere nelle mostre in fiera e in città”.
Bossi, che è anche presidente di Ascofoto, l’associazione che riunisce commercianti e professionisti della fotografia, sottolinea in particolare l’importanza di un rapporto con la città. “Noi da Milano lanciamo un messaggio – ha aggiunto – piccolo ma molto importante: facciamo il festival della fotografia perché è un momento che si allarga su tutta la cittadinanza e avremmo anche la presunzione di uscire dai confini milanesi”.
Ancora una volta torna in primo piano il rapporto tra cultura e intervento privato, nell’ottica di favorire la ripresa economica, in una situazione particolarmente difficile. “Siamo in un momento – ha concluso Dario Bossi – nel quale le istituzioni, provincia, regione e comune, non hanno fondi per la cultura e allora qui intervengono le imprese”.
Nell’ambito del Photofestival, che ha tra i promotori Camera di Commercio e Unione Confcommercio, Milano ospiterà 108 mostre fotografiche, con grandi nomi come Robert Doisneau, Jeff Wall e August Sander, per citarne solo alcuni.