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L’accordo “grillino” Monti-Crocetta sul Muos visto dalla Sicilia

Un fatto positivo. Giudica così il senatore uscente dell’Udc e neo eletto alla Camera, Gianpiero D’Alia, l’incontro avvenuto ieri a Palazzo Chigi tra il governo e la Regione Sicilia. La decisione presa, e cioè di non dar corso all’installazione del Muos, il super radar americano da realizzare a Niscemi, fino a quando non saranno disponibili i risultati dello studio dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate, è giusta, spiega a Formiche.net, “perché da un lato risponde alla legittima preoccupazione da parte degli abitanti della zona, dall’altra non interrompe l’attuazione di un trattato internazionale stilato soprattutto a garanzia dell’incolumità dell’Italia”.

Secondo D’Alia, l’incontro è stato utile “perché si è ripristinato il normale rapporto costituzionalmente definito tra Regione e governo. Ognuno deve fare la sua parte. La Regione Sicilia non ha altre competenze se non nella tutela della salute e dell’ambiente, al governo spettano i rapporti internazionale e la difesa”.

Anche se la decisione del governo sembra andare nella direzione voluta dal governatore Rosario Crocetta che aveva revocato le licenze per la costruzione del radar e dalla forte componente grillina del parlamento siciliano, da sempre no-muos, i deputati a 5 stelle non cantano vittoria. Il presidente della commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giampiero Trizzino, del Movimento 5 Stelle, ha commentato: “La decisione di avviare queste valutazioni ci lascia perplessi, alla luce del fatto che le risultanze emerse durante le audizioni tecniche da noi tenute sono più che esaustive, relativamente agli effetti nocivi sulla salute”.

“Non vorremmo – spiega il deputato regionale del M5S – che si trattasse in realtà di un passo indietro e che alla fine si pervenisse alla revoca della revoca delle autorizzazioni, che ci aspettiamo, invece, diventi operativa il 17 marzo, come comunicatoci dalla Regione”.

Per D’Alia invece, il punto non è se il governo abbia dato ragione a Grillo e Crocetta o meno sul tema, ma il fatto che con questo riunione “è prevalso il buon senso. E di questi tempi mi sembra molto raro”.

 

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