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Papa Francesco? L’ennesimo fallimento dei giornalisti politici

Riproponiamo grazie all’autorizzazione dell’editore e dell’autore, il corsivo del vicedirettore di Italia Oggi, Sabina Rodi, pubblicato sull’edizione odierna del quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi

Sarà che stiamo vivendo, in Italia, una fase politica eccitata ed irrisolta ma mai un Conclave è stato coperto come se si trattasse dell’elezione del Presidente della Repubblica.

Non a caso, sulle pagine dei principali giornali sono scesi in campo i giornalisti politici, ancora tutti impolverati dalla lunga campagna elettorale. Essi hanno finito per imporre, a tutti, il loro modo di vedere e di descrivere le cose, parlando di correnti, di cordate, di tranelli, di tensioni, di divisioni. Che non c’erano o erano in dosi omeopatiche.

Di fronte a tanta irruenza e tracotanza, i vaticanisti veri (ce ne sono pochi, in Italia, ma ce ne sono e sono bravissimi; due nomi fra tutti: Sandro Magister fra i senior e Paolo Rodari fra gli junior) hanno dovuto farsi da parte o defilarsi, mentre i tenori presi in prestito dalla politica, steccavano con i loro do di petto privi di armonia e motivazione. Anzi, per dirla chiara, spesso destituiti di fondamento. Abbiamo letto, più che dei reportage, delle caricature da Transatlantico. Basti pensare che un grande quotidiano ha presentato una rosa di 16 papabili fra i quali non c’era il futuro Papa Francesco.

Per fortuna, lo Spirito Santo non leggeva la cronache dei grandi giornali: E se le leggeva, se ne è, evidentemente, fatto un baffo.



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