La risposta sta nel nome, Francesco. Fraternità, umiltà, povertà sono i tre principi che hanno guidato il Santo di Assisi e che oggi sembrano essere il più forte contraltare al desolante panorama di corruzione morale della Curia romana.
Francesco, quindi. Già nel 1200 si muoveva uno spirito di riforma contro la corruzione dei costumi degli ecclesiastici del tempo. C’era, allora, la Lotta per le Investiture.
Oggi c’è VatiLeaks, la battaglia per il controllo dello Ior e di altre istituzioni economiche operanti per esempio nella sanità.
Il Papa torna, questo il suo messaggio con ogni probabilità, “minore fra i minori”.
Non si tratta di introdurre una visione banalmente pauperista ma ritrovare un abbraccio fecondo fra la Chiesa e il suo popolo.
Senza contare, l’importanza del messaggio di Pace che il nome Francesco evoca nel mondo e nelle religioni. Una figura insomma quella del Santo che potrà ispirare l’azione evangelica di un Papato che ha una grande sfida davanti a sé.
La sfida di Francesco.