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Robin Tax sui consumatori di energia, impossibile accertarlo

Robin Tax

Consumatori delusi dal confronto con l’Aeeg. L’Autorità per l’energia non avrebbe poteri sufficienti per scoprire eventuali illeciti da parte delle compagnie.

 

Ogni mese illuminare e scaldare le abitazioni ha delle ricadute importanti sul bilancio familiare delle famiglie italiane. Tuttavia, è possibile ridurre notevolmente i costi se mettiamo le tariffe per l’energia più convenienti a confronto tra quelle delle principali compagnie del settore.

 

Solo qualche settimana fa era esplosa la questione della Robin Tax, ovvero di una tassa applicata agli operatori di energia i cui costi sarebbero stati scaricati sulle bollette dei consumatori. La denuncia era emersa dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), che aveva individuato 199 casi sospetti su 476.

 

Gas e luce più costosi, quindi, a causa di un rincaro ingiustificato e contrario alle disposizioni di legge. Sembrerebbe così, ma il condizionale è d’obbligo, perché l’Aeeg non avrebbe i poteri sufficienti per accertare questo tipo di violazione delle regole. Questo è quanto affermano le associazioni dei consumatori, che hanno incontrato l’Authority sulla faccenda.

 

In particolare, sarebbe impossibile con gli strumenti attuali, individuare l’effettivo passaggio del costo della tassa sulle spalle dei consumatori, a causa di bilanci complessi, poco trasparenti e a volte del tutto inaccessibili per l’ostruzionismo di alcune compagnie.

 

Luigi Gabriele, Responsabile Rapporti Istituzionali di Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), ha sottolineato l’urgenza di una riforma che dia agli organismi di controllo poteri più stringenti e autorevoli. “La nostra associazione si fa promotrice, insieme alle associazioni consumatori interessate e alle nuove forze al governo sensibili alla tematica, di un’istanza di rimodulazione dell’assetto legislativo afferente alle autorità di controllo e regolazione”.

 

“Negli ultimi anni, infatti, nonostante i rigidi controlli vigenti – prosegue Gabriele – troppo spesso alcune aziende sono riuscite ad aggirare le norme truffando i consumatori. Le vessazioni nei confronti dei consumatori sono continue, dai raggiri sul mercato libero, alle anomalie nei rapporti contrattuali, agli incrementi ingiustificati dei prezzi nel settore petrolifero. Tutto questo perché alle autorità mancano poteri sanzionatori concreti e strumenti efficaci per far rispettare le regole”.

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