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Tablet, boom in Europa. I New Media sfidano la crisi

I consumatori cambiano abitudini, si sa. Ma quando entrano in gioco le nuove tecnologie, i cambiamenti possono diventare veloci e radicali. Il dato di Context che rileva un aumento del 350% delle vendite di tablet in 5 Paesi europei tra cui l’Italia nei primi due mesi del 2013 rispetto al 2012 vuol dire che le famiglie europee, nonostante la crisi, non rinunciano a spendere su gadget e servizi tecnologici che appaiono fondamentali; i primi sono quelli che garantiscono mobilità e connessione always-on.

Lo confermano in Italia gli ultimi dati di Gfk secondo cui il mercato smartphone, cresciuto in valore del 54% nel 2012, è l’unico faro dell’industria dell’elettronica di consumo, complessivamente in calo del 3,6%. Uno studio di Gartner ribadisce che per le famiglie di Usa, Canada, Uk e Paesi Bric, i device e i servizi tecnologici che più si acquistano e utilizzano a casa sono quelli che garantiscono mobilità, capacità di rete e intrattenimento.

L’Osservatorio New Media & New Internet della School of Management del Politecnico di Milano aggiunge che, se il mercato complessivo dei Media è da noi in calo del 5%, i nuovi Media digitali non subiscono crisi e segnano un +3%; al loro interno, la componente legata al nuovo paradigma di Internet – il cosiddetto New Internet – basata proprio su smartphone, tablet e Connected Tv, uniti ad applicazioni, social network, video e contenuti pay, registra un boom del 90% nel 2012.

“I fornitori di tecnologie e servizi non hanno altra scelta che innovare verso la mobilità: i consumatori sono portati ad abbandonare device, servizi e applicazioni che non supportano pienamente i loro nuovi stili di vita”, avverte Gartner.

Intanto il mercato della pubblicità può già sorridere, perché quasi la metà di chi cerca informazioni sul proprio dispositivo mobile lo fa allo scopo di prendere una decisione più accurata sugli acquisti e quasi un utente su cinque compra effettivamente qualcosa o visita un negozio dopo aver effettuato la ricerca su smartphone o tablet, rivela uno studio di Google con Nielsen. Per gli addetti al marketing vuol dire disegnare strategie di mobile search capaci di raggiungere le persone in contesti diversi, ma anche assicurarsi un posizionamento tra i primi risultati, visto che l’utente ha a disposizione uno schermo di dimensioni ridotte.

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