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La tassa alla cipriota è una rapina comunista

L’unico aggettivo che mi viene in mente per descrivere il pacchetto di salvataggio di Cipro è “scioccante”. Una tassa del 6,5% sui soldi dei piccoli correntisti e del 9,9% sui fondi dei grandi correntisti non ha precedenti di cui mi ricordi in un Paese civile e democratico. Ma forse l’Unione Europea non è più una democrazia civilizzata?

Cambio di paradigma?

Avevo sentito delle voci circa questo salvataggio quando sono andato in visita a Limassol, la scorsa settimana, ma non vi ho dato peso, sembravano troppo bizzarre. Eppure, eccoci qua. Le conseguenze sono imprevedibili, ma stiamo chiaramente assistendo ad un cambio di paradigma.

Una violazione del diritto di proprietà

Questa è una chiara violazione dei diritti di proprietà fondamentali, dettata ad un piccolo Paese da poteri stranieri e deve far rabbrividire ogni correntista europeo. I rappresentanti presenti alla conferenza stampa di salvataggio hanno cercato di presentarla come un avvenimento unico; a quanto pare, non hanno intenzione di mettere in atto queste misure in altri Paesi, non conta se la fiducia ormai è svanita. È difficile ora aspettarsi limitazioni alle misure che l’Ue e la Troika potrebbero mettere in atto una volta che la crisi inizia a farsi sentire.

Cosa aspettarsi

Se si può fare una volta, si può fare anche la seconda. Se si può confiscare il 10% dei soldi dei clienti di una banca, si può arrivare fino al 25, al 50 o addirittura al 100%. Credo che adesso vedremo la situazione peggiorare sempre di più, perché i politici faranno qualsiasi cosa pur di mantenere l’euro in vita.

La probabile fuoriuscita di capitali dall’Ue

I correntisti di altri Paesi in prospettiva di salvataggio dovrebbero essere terrorizzati – è ancora sicuro tenere i propri soldi nelle banche italiane, spagnole o greche? Non saprei. È prudente rischiare? Decidete voi. Temo che questo porterà ad una forte fuoriuscita di capitali dai Paesi deboli dell’Eurozona, proprio l’ultima cosa di cui hanno bisogno ora. E anche dall’intera Ue, credo, dal momento che l’unione bancaria è già presente in moltissimi Paesi.

Addio alla fiducia degli investitori

Questa situazione cambia tutto e avrà ripercussioni per molto tempo. Questo potrebbe essere l’inizio della fine per l’Eurozona perché credo che sia impossibile ora riguadagnare la fiducia degli investitori.

I vantaggi per i paradisi extra-Ue

La reazione dei mercati? Di sicuro sarà molto positiva per l’oro – e per i Paesi safe-haven con la Svizzera e Singapore, così come per i Paesi non-Euro più in salute, come quelli scandinavi. Credo che l’euro sarà danneggiato da una crescente mancanza di fiducia una volta che i risvolti saranno chiari agli investitori.

Questo è puro socialismo, e non posso credere che sia realmente accaduto.

Fate attenzione…

Lars Seier Christensen
Co-fondatore e CEO di Saxo Bank, specializzata in trading e investimenti online



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