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Un finlandese ispettore capo dell’Aiea

Il finlandese Tero Varjoranta sarà il prossimo ispettore capo delle Nazioni Unite sul nucleare con l’incarico di monitorare tra gli altri al programma iraniano. Lo rivelano fonti diplomatiche alla Reuters. Varjoranta, già direttore dell’Autorità finlandese sulle radiazioni e la sicurezza nucleare (Stuk) prenderà il posto del belga Herman Nackaerts come vicedirettore generale per la sicurezza dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Una scelta “eccellente” secondo i diplomatici occidentali. Già tra il 2010 e il 2011 Varjoranta lavorò all’agenzia con sede a Vienna come direttore dell’unità incaricata di monitorare combustibili nucleare. Il primo dossier sul tavolo del finlandese, la cui nomina potrebbe essere annunciata la prossima settimana  e il cui incarico potrebbe iniziare dopo l’estate, sarà proprio quello su Teheran.

La missione dell’agenzia è evitare la proliferazione degli armamenti nucleari. Le potenze occidentali e Israele sospettano sia proprio questo l’obiettivo ultimo del programma iraniano che per il governo ha scopi esclusivamente civili. Gli ispettori chiedono tuttavia un accesso molto più ampio sia ai siti sia alla documentazione sul nucleare iraniano.

Proprio oggi, citato dal quotidiano austriaco Wiener Zaitung, il ministro degli Esteri iraniano, Ali Akbar Salehi, ha detto di intravedere segnali di un possibile miglioramento nei rapporti con gli Usa. “Stiamo puntando a risultati che siano soddisfacenti per entrambe le parti”, ha detto il capo della diplomazia di Teheran nel commentare i colloqui sul nucleare con il gruppo del 5+1 (i Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu più la Germania) ospitati due giorni fa dal Kazakistan definiti “una pietra miliare”.

“Sono molto ottimista e fiducioso”, ha aggiunto. Fonti giornalistiche riferiscono che i colloqui si sono concentrati sulla proposta di un allentamento delle sanzioni Onu, che cominciano a pesare sull’economia iraniana, in cambio della fine dell’arricchimento dell’uranio al 20 per cento e della chiusura dell’impianto nucleare sotterraneo di Fordo. Il prossimo round di colloqui è stato fissato per il prossimo 5 e 6 aprile.


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