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Una giornata per ricordare Antonio Tabucchi

Ricorre oggi 25 marzo un anno dalla morte dello scrittore Antonio Tabucchi.

Il nostro autore italiano, innamorato del Portogallo, è venuto a mancare all’età di 69 anni per un brutto male il 25 marzo 2012. Ora è sepolto nel Cimitério Dos Prazeres di Lisbona, proprio vicino allo scrittore portoghese Fernando Pessoa di cui era il più grande conoscitore e traduttore qui in Italia.

Suo il successo editoriale, vincitore del Premio Campiello, “Sostiene Pereira”, edito da Feltrinelli nel 1994.

Per omaggiarne il ricordo e la mente da intellettuale sempre attento a raccontare il mondo, alcuni scrittori che lo hanno considerato un maestro, gli hanno dedicato pagine intense.

“Una giornata con Tabucchi” è il libro che la casa editrice Cavallo di ferro ha pubblicato proprio sei mesi fa in occasione del compleanno dello scrittore scomparso. Il 24 settembre 2012 infatti si celebravano sia tale ricorrenza sia i sei mesi dalla sua morte.

Gli autori del testo sono Paolo di Paolo, Dacia Maraini, Romana Petri, Ugo Riccarelli e Carlos Gumpert che ripropone un’intervista che ci riporta direttamente i pensieri di Tabucchi.

Ognuno col proprio ricordo personale, gli autori raccontano tratti intimi dello scrittore, la saudade che è più una predisposizione dello spirito, l’inquietudine e la malinconia di Pessoa che forse è trasmigrata nel scrittore italiano.

Un maestro vero e proprio non solo per la sua cultura, ma anche per la sua umanità e per gli slanci di cui era capace per dare forza agli altri e per spronarli a reagire e a perseguire i loro intenti. Come quella volta che telefonò a Romana Petri alle tre di notte per dirle quanto gli era piaciuto un suo libro, oppure quando si presentò, non annunciato, a casa di Riccarelli dopo che era appena rientrato da una lunga convalescenza in una clinica, per dirgli che avrebbe presentato il suo romanzo al Premio Strega.

“Una giornata con Tabucchi” è un libro che fa respirare al lettore un Tabucchi inedito, capace di essere generoso nel suo lavoro e che è riuscito a rendere magico il mestiere di scrittore.


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