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Beppe Grillo è un pericolo per l’Europa. L’allarme del New York Times

Beppe Grillo è un pericolo per l’intera Europa. A scriverlo è il New York Times, che in un editoriale analizza l’effetto deflagrante che forze politiche come il Movimento 5 stelle potrebbero avere sulla già scarsa fiducia nella moneta unica e nell’Unione europea.

UNA MEDICINA AMARA
Per più di due anni – spiega il quotidiano americano – i leader europei hanno somministrato a paesi di difficoltà come Portogallo, Spagna e Italia un cocktail di austerità fiscale e riforme strutturali, promettendo che avrebbe curato i loro problemi economico-finanziari. Tutte le prove dimostrano invece che questa medicina amara sta uccidendo il paziente”.

L’opinione del New Times su un necessario allentamento dell’austerità in Europa segue quella di molti osservatori e protagonisti della vita economica, come il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti d’America, Jacob Lew, il guru di Goldman Sachs, Jim O’Neill, il magnate George Soros (attento osservatore del movimento di Grillo) e il fondatore di Eurasia Group, Ian Bremmer.

Gli italiani, frustrati da questa situazione, – sottolinea il giornale newyorkese concentrandosi sulla Penisola – hanno assegnato a un movimento anti-establishment come quello di Grillo un voto così largo che il Paese non ha ancora un nuovo governo dopo più d’un mese dalle elezioni nazionali”.

CRESCE IL POPULISMO
I maggiori beneficiari politici dell’austerità – argomenta il New York Times – sono stati proprio gruppi come il Movimento 5 stelle, che si è rifiutato di sostenere qualunque partito nella formazione d’un governo e ha intenzione di chiedere un referendum sull’adesione del Paese all’euro. Il vero pericolo per l’Europa – profetizza l’editoriale – è che tali movimenti“, per i quali in America c’è grandissima attenzione, “aumentino e gli elettori e leader dei paesi in difficoltà trovino sempre meno convenienza nell’adesione alla moneta unica“.

Se alcuni paesi iniziassero ad abbandonare la moneta, ciò causerebbe panico diffuso in tutto il continente e decine di miliardi di dollari di perdite per i governi, le banche e gli investitori nei Paesi europei più ricchi, per non parlare del resto del mondo”.

UNA ROTTA DA CORREGGERE
I dati dell’economia europea non sono positivi e gli appelli a sostegno di un alleggerimento delle politiche di austerità nel Continente non mancano; ma Bruxelles vuole davvero invertire la rotta? Per il quotidiano newyorkese  “i leader europei avranno difficoltà ad ammettere che il loro approccio fatto di austerità sta fallendo. Dovrebbero però rendersi conto che il percorso attuale sta minando la fiducia dei cittadini nei confronti dell’euro e del più grande progetto europeo. Se lasciano che queste forze politiche anti-sistema si rafforzino e crescano, tutti in Europa, non solo l’Italia, saranno messi peggio”.

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