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Bergoglio è un Papa peronista?

Dopo aver discettato su Francesco di sinistra, di centro o di destra, ora c’è un vivace dibattito in Argentina, che investe soprattutto i politici nazionali, che domandano e si domandano «Bergoglio è un Papa peronista?».

Anche in questo caso è fin troppo facile il rischio di disinformare sebbene dei trascorsi e della vita in Argentina di Francesco non è inutile interessarsi. Per favore, però, non affibbiamogli con troppa facilità la vicinanza politica giovanile con il movimento del generale JUan Domingo Perón perché, come molti altri del periodo, nel Justicialismo troviamo tutto e il contrario di tutto. Perón stesso, com’è stato giustamente osservato, è personaggio di difficile inquadramento: «Dava ospitalità ai nazisti, ma non era antisemita. Aveva a cuore il destino dei poveri, ma non era spinto da ideologie socialista né marxiste. Aveva al centro del suo programma il popolo, ma per tanti suoi detrattori era un populista» (Andrea Zambrano, Bergoglio, figlio dell’era Perón, in La Nuova Bussola Quotidiana, 5 aprile 2013).

Non è un mistero che in gioventù Bergoglio fosse stato un attivista del neonato movimento peronista, quando il leader fu costretto all’esilio in Spagna nella seconda metà degli anni Cinquanta. Hugo Alconada Mon, giornalista del quotidiano letto dal Papa in Argentina, La Nacion, ha riportato un episodio significativo, che risale agli anni dei suoi studi superiori quando, giovane allievo dell’istituto tecnico industriale numero 12, un giorno entrò in classe con il distintivo peronista appuntato sulla giacca. «L’insegnante lo sgridò perché era proibito portare simboli di partito all’interno delle mura scolastiche. Il giorno dopo Bergoglio esibì lo stesso distintivo e si beccò una sospensione di alcuni giorni» (A. Zambrano, art. cit).

Peronista” il giovane Bergoglio lo fu, ma niente a che vedere l’ala sinistra e movimentista Justicialismo cui discende oggi il kirchnerismo. Il giovane sacerdote, semmai, fu un peronista di destra che, stando a quanto riporta la stampa argentina, avrebbe simpatizzato (ma i malevoli lo accusano di aver “militato”) nell’organizzazione Guardia di Hierro che, negli anni ’70 si proponeva come custode gelosa della dottrina peronista dalle derive marxiste (cfr. Ricardo Ragendorfer, Guardia de Hierro. La organizacion politica en la que milito Francisco, in Tiempo Argentino, 17/03/2013).

A mio avviso, se proprio si deve accostare la figura di Bergoglio al peronismo, lo si faccia almeno al primo peronismo, quello che va fino al 1952 per intendersi, periodo nel quale le realizzazioni sociali argentine furono condotte più dalla moglie del generale che da lui stesso. Mirifersico a Eva Duarte de Perón (1919-1952), detta “Evita”, i cui primi scritti si possono rintracciare tra le pagine del recente libro Evita Perón, Populismo al femminile (“Pagine”, Roma 2012, pp. 120). Leggere per credere…


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