Come scegliere il successore di Napolitano, i motivi dello stallo, vade retro governissimo, critiche a Grillo e una considerazione sibillina: io fissato con il governo a guida Pd con il sostegno di chi ci sta?, è proprio quello che chiede il Quirinale quando fa riferimento all’esperienza del ’76… Ecco il Bersani pensiero illustrato questa mattina nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3.
I motivi dello stallo
“Siamo fermi qui non per la malavoglia di Bersani e neppure di Berlusconi ma perché c’è l’incrocio con l’elezione del nuovo Capo dello Stato e le prossime mosse bisogna che le faccia il nuovo presidente”. Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani ospite di ‘Agorà’ su Rai 3.
Governissimo? No grazie
“Le formule di governissimo – ha aggiunto – sarebbero un’occasione per ribadire il distacco degli italiani” dalla politica. “i possono essere nuove formule? Non lo so, le valuterà l prossimo presidente della Repubblica, spetterà a lui valutarle” ha concluso.
Le critiche a Grillo
“Questi hanno preso 8 milioni di voti e li mettono in frigo. Facciamo pure le commissioni, poi voglio vedere cosa fanno senza governo”, ha detto il segretario Bersani ospite di ‘Agorà’ su Rai 3 a proposito del “no” ricevuto dal Movimento cinque stelle a un governo di minoranza.
L’esempio del ’76 evocato da Napolitano
“La mia è una proposta di comune responsabilità democratica, vorrei far notare che nel famoso ’76 c’era uno che governava e gli altri che consentivano, era una singola forma di governo di minoranza. Pdl e M5s, loro hanno detto no, non io”, ha affermato, ospite di ‘Agorà’ su Rai 3, il segretario del Pd, commentando l’appello lanciato ieri dal presidente della Repubblica per “l’inedita larga intesa” fatta nel ’76 in nome dell’interesse generale.
La ramanzina ai giornali
“Togliamo di mezzo questa bersanite, io non impedisco niente, mi metto al servizio” ha aggiunto Bersani. Poi commentando i titoli dei giornali ha osservato che “è difficile levarsi i panni che ti mettono addosso” e ha spiegato che “a mio modo ho una proposta di larghe intese, non ho mai sottovalutato la responsabilità comune”.
Le due fisse di Bersani
“Dico – ha aggiunto – si consenta un governo per il cambiamento con pochi punti, si faccia una convenzione sulle riforme con una data di scadenza precisa presieduta da chi non è al governo La mia è una proposta di comune responsabilità democratica”.
L’incontro con Berlusconi
“Incontrerò Berlusconi, non abbiamo ancora fissato la data, cercheremo di ragionare sul tema del metodo per arrivare alla scelta del presidente della Repubblica”. Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani, ospite di Agorà. Quando? “Vedremo in questi giorni qui, decideremo” ha aggiunto. Poi rispetto all’incontro Bersani ha osservato: “E’ lui, Berlusconi, che non è venuto alle consultazioni quando ero pre-incaricato, io non ho mai avuto problemi a incontrarlo nelle sedi istituzionali”.
Chi scegliere per il Quirinale
“L’ideale è mettere assieme un elemento di capacità, di competenza con anche un elemento di novità. Le due cose non sono incompatibili: novità non è sempre nuovismo.
Bisognerebbe comunque cercare l’accordo. Non si possono fare improvvisazioni”. Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani, ospite di ‘Agorà’ su Rai 3, parlando del profilo del prossimo presidente della Repubblica che dovrà essere eletto a partire dal 18 aprile.