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Caro Renzi, basta tatticismi

Matteo Renzi non è più un outsider. Mesi fa è stato a un passo dal vincere le primarie del Pd.

Nonostante sia considerato “giovane” per gli standard dell’Italia, il sindaco di Firenze è un politico navigato.

Non in senso dispregiativo ma nel senso che ha molti anni di esperienza e ha una sensibilità che è innovativa nella comunicazione ma tradizionale nell’impostazione della linea politica.

Questo lo porta a fare affermazioni importanti, poi a fare un passo indietro, quindi al lato e poi ancora in avanti.

Il risultato rischia di essere però un pasticcio tattico che non riesce nell’obiettivo di sfondare il muro di gomma della conservazione.

Non possiamo più perdere tempo, ha detto Renzi. Siamo d’accordo.

Lo siamo così tanto che rivolgiamo anche a lui lo stesso monito. Caro Matteo, non cincischiare.

Poni le “tue” condizioni al Pd e scegli se restare minoranza in un partito arroccato o se spiegare le vele affrontando tutti i rischi del mare aperto (e in tempesta).

Non abbiamo la sfera di cristallo né leggiamo nei pensieri del leader fiorentino ma abbiamo chiaro che ogni giorno che passa è giorno guadagnato per i “vecchi” e un giorno perso per i “giovani”.



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