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Chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica?

 

Le “quirinarie” si sono concluse, tra attacchi hacker e polemiche. Nella rosa dei 10 nomi ci sono personalità del mondo politico (Bonino e Prodi), del mondo giornalistico (Gabanelli), del mondo della cultura e della cooperazione (Fo e Strada) e del diritto (Rodotà, Imposimato e Zagrebelsky).

Il metodo è stato quello della scelta online tra gli iscritti e aventi diritto di voto sul blog di Grillo. Oggi, l’esito finale, ha fornito il nome di Milena Gabanelli, una grande giornalista, una persona sicuramente di valore e capace, ma cosa lega questa figura a quella del Presidente della Repubblica? La stessa Gabanelli sembra chiamarsi fuori da questa candidatura che non ha scelto, così come Dario Fo e Gino Strada. Anche Prodi si era chiamato fuori dalla corsa al Quirinale.

In questo caso, direi, lo sforzo potrebbe essere stato inutile: “non si fanno i conti senza l’oste” recita un motto. Nessuno dei “concorrenti” è stato preventivamente interpellato. Molti si sono detti grati per la fiducia, ma si sono già tirati indietro, perché non interessati.

Dopotutto, perché personalità di questo livello, eccellenti nei loro rispettivi ambiti, dovrebbero mollare tutto per prendersi una patata bollente?

Prodi era forse la carta migliore, politicamente parlando. Avrebbe avuto l’appoggio del M5S, del PD, di SEL e di Scelta Civica di Monti, seppur con qualche mal di pancia. Certo è che Prodi, profilo internazionale, grande esperienza politica, sarebbe stato indigesto del tutto al centro destra e alla destra. Forse non è un candidato ideale nell’ottica di unire un Paese, anche se la scelta avrebbe avuto il consenso della maggioranza dei rappresentanti del Parlamento (e del Paese, allora?!).

Emma Bonino, un’altra candidata di grande levatura e di grande competenza. Non piace ai cattolici ed è poco appetibile per il M5S, anche se alcuni hanno fatto il suo nome nelle Quirinarie. Però, fanno notare, Lei potrebbe piacere anche a destra ed essere quindi trasversale.

Gabanelli è una donna di grande competenza giornalistica. Della ricerca della verità nelle inchieste giornalistiche ha fatto il suo tratto distintivo. Personalmente sarei contento di vederla alla Presidenza della Repubblica, ma quanto è reale tutto ciò? Poco.

La vera alternativa sembra essere Stefano Rodotà, un grande costituzionalista, sicuramente non vicino alla destra e non compiacente verso i cattolici. Un profilo istituzionale di grande rilievo. Lo stesso si potrebbe dire di Gustavo Zagrebelsky. Ma anche in questo caso, ci sarà una convergenza?

Detto ciò, ho trovato interessante la proposta del popolo del Web, tuttavia è in Parlamento che si sceglie il Presidente della Repubblica e oltre al M5S ci sono altri soggetti che rappresentano quasi il 75% degli italiani eletti che potrebbe pensarla molto diversamente e lasciare in minoranza ogni opzione del movimento.  

Tra i nomi che circolano in questi giorni c’è anche quello di Livia Pomodoro, citato proprio qua su Formiche.net. Anche questa potrebbe essere una carta interessante, alternativa anche ad Anna Maria Cancellieri. Insomma, i nomi sono tantissimi e per ora l’unica alternativa certa sembra essere la proposta della Gabanelli da parte del M5S.

Chi la spunterà?

 

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