Raccontare la società americana che cambia, autofinanziandosi sul web grazie al crowdfunding. È la start up “individuale” di Andrea Marinelli, giornalista trentenne freelance che per la seconda volta utilizza questo mezzo per finanziare un progetto di reportage indipendente. Andrea scrive da New York per Il Giornale, Corriere.it e Studio e la sua storia avventurosa di giovane giornalista squattrinato ma intenzionato a “resistere” pur senza alcuna struttura alle spalle era diventata famosa qualche mese fa.
Andrea aveva infatti deciso di seguire le elezioni americane del 2012 viaggiando alla buona fra pullman e autostop, dormendo sui divani di ospiti generosi e bizzarri tra l’Iowa e New Orleans, attraverso primarie, comizi, stazioni, bar, casinò.
Finiti i soldi, mentre i grandi inviati dei giornali restavano al seguito di Obama e Romney, Andrea non aveva voluto arrendersi e tornare in Italia, ma aveva avuto l’idea di lanciarsi con ilcrowdfunding, chiedendo l’aiuto di appassionati, lettori, amici, ed era stato un successo, riuscendo a raccogliere 2000 euro in due settimane. Il risultato della sua avventura, raccontata anche nel suo blog, è stata poi condensata in un ebook, L’ospite.
Adesso Andrea ci riprova, sempre col crowdfunding. “Questa volta” dice all’Arancia “voglio raccontare come sta cambiando la società americana nei confronti delle nozze gay e delle persone omosessuali”. Un tema di stretta attualità: “a fine giugno i nove giudici della Corte Suprema si esprimeranno per la prima volta sui matrimoni omosessuali. Il presidente Barack Obama il suo vice Joe Biden hanno espresso il proprio sostegno ai matrimoni fra persone dello stesso sesso. Lo stesso hanno fatto due senatori repubblicani del Midwest, facendo registrare una svolta fondamentale nel partito conservatore”. Ma Andrea vuole andare a “vedere” cosa pensa il paese reale: “andrò a messa nelle piccole chiese battiste del Kansas che lottano contro l’omosessualità, a cena con le coppie gay di San Francisco e di Fargo, in North Dakota, e mi unirò alla folla di sostenitori che si ritroverà sulle scale della Corte Suprema, a Washington, ad attendere una sentenza storica”.
La tabella di marcia è pronta: “il piano è di partire a metà maggio sempre con mezzi ‘di terra’, treni e pullman, puntando sul sud degli Stati Uniti, Kentucky, Tennessee, scendendo ancora poi verso il Texas e risalendo dalla California per poi fare rotta verso la costa ovest, tornando alla base, New York”. “Io vivo a New York” continua Andrea “che è la città più cosmopolita d’America e forse del mondo, ma mi interessa capire come sta cambiando il paese profondo su questo tema” dice Andrea.
Che per la seconda volta, per finanziarsi, ha scelto il sito (italiano) Kapipal. Una scelta, rispetto al “big” del settore Kickstarter, avvenuta per diverse ragioni. “Intanto mi ero trovato molto bene la prima volta, anche con il fondatore della società, Andrea Falossi. Poi, a differenza diKickstarter, Kapipal ha dei vantaggi: non c’è un limite di riserva alla soglia di raccolta (su Kickstarter se non raggiungi la cifra prefissata la somma non viene erogata) né il sito ha il potere di approvare il tuo progetto”. Andrea questa volta ha fissato la cifra necessaria in 3.200 euro, che gli serviranno per biglietti del treno e dell’autobus, panini, pernottamenti. In poco più di una settimana ha già raccolto 1.170 euro, pari al 35% della cifra totale. Noi gli auguriamo in bocca al lupo per questa nuova avventura.