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Così Napolitano difende i saggi-badanti

La missione che prende il via domani al Quirinale è “assolutamente informale”, “puramente ricognitiva” e ha “ovvi limiti temporali”. Nessun “golpe bianco”, nessun tentativo di commissariare o scavalcare i partiti e il Parlamento. Al contrario, ha limiti ben definiti il mandato che Giorgio Napolitano ha conferito a dieci saggi. Il Colle decide di precisarlo a chiare lettere: sospetti e timori sono “infondati”. Perche’ il tentativo è provare a portare il dialogo su un terreno comune di proposte programmatiche. Ai partiti spetta fare il resto.
Sarà il presidente della Repubblica in persona, domattina al Quirinale, ad avviare i lavori dei due gruppi di ‘saggi’.

Il calendario per i saggi economici

Alle 11 Napolitano riunirà le sei personalità incaricate di occuparsi dei temi economico-sociali ed europei: Enrico Giovannini (Istat), Giovanni Pitruzzella (Antitrust), Salvatore Rossi (Bankitalia), Giancarlo Giorgetti (Lega), Filippo Bubbico (Pd) e il ministro Enzo Moavero Milanesi.

Il programma dei saggi istituzionali

Alle 12 sarà la volta dei quattro esperti di temi istituzionali: il costituzionalista Valerio Onida, Luciano Violante (Pd), Mario Mauro (Scelta civica) e Gaetano Quagliariello (Pdl). Due incontri gia’ operativi, nei quali dovrebbero meglio precisarsi tempi e modi (non ancora chiara, ad esempio, la ‘sede’) di svolgimento dell’incarico che il capo dello Stato ha cosi’ tratteggiato: “Formulare precise proposte programmatiche che possano divenire oggetto di condivisione da parte delle forze politiche”.

La nota del Quirinale
Che la strada sia tutta in salita, lo rivela il fuoco di fila di critiche piovuto sui ‘saggi’, all’indomani della nomina quirinalizia. Dubbi sul fatto che possano essere ‘risolutivi’ sono stati espressi dal Pd. Dure critiche e pure un ultimatum di dieci giorni sono arrivati dal Pdl. Il sospetto che i ‘badanti della democrazia’ (copyright di Beppe Grillo) possano celare un tentativo di ‘golpe bianco’, e’ venuto dal M5S. Tante e tali accuse, da spingere il Quirinale a intervenire con una nota, nel pomeriggio di Pasquetta, per sottolineare che al di la’ di ‘legittimi dubbi e scetticismi’, certi ‘timori e sospetti’ sono ‘artificiosi e del tutto infondati’.



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