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Disoccupazione: l’Italia piange, la Germania non ride troppo

Quella della disoccupazione è una partita dove vince chi segna meno, e stavolta la Germania batte l’Italia, più o meno, 7 a 11. Sono 69mila gli italiani rimasti senza lavoro a marzo rispetto al mese precedente. Ma la disoccupazione è in crescita per il secondo mese di fila anche in Germania. Ad aprile il numero dei senza lavoro (dati destagionalizzati) è aumentato di 4.000 unità a 2,94 milioni, mentre il tasso è rimasto fermo al 6,9%. Il dato è peggiore delle stime degli economisti, che si attendevano solo un aumento del numero dei disoccupati di 2.000 unità.

Le stime del Fmi

Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia tedesca crescerà dello 0,6% nel 2013, nonostante il più importante mercato più importante per il suo export, l’eurozona, resti in recessione. La fiducia di imprese e investitori è crollata ad aprile con la crisi europea del debito e un inverno insolitamente lungo ha posticipato la ripresa del primo trimestre prevista dalla Bundesbank. “L’incertezza nell’area euro è tornata, con effetti anche sul mercato del lavoro tedesco”, ha spiegato a Bloomberg David Milleker, capo economista di Union Investment GmbH di Francoforte. “Non mi aspetterei un calo della disoccupazione nel breve periodo”.

Il fattore meteo

“Il freddo in parte è stato responsabile dell’aumento del numero dei disoccupati”, ha invece sottolineato il presidente dell’Agenzia del lavoro Frank-Jürgen Weise. “La ricerca è stata condotta a metà aprile, periodo in cui neanche i più coraggiosi hanno messo il naso fuori casa. E ciò è un ostacolo per l’industria dei servizi”.

“Se confrontata con il resto dell’Europa, l’economia e il mercato del lavoro tedeschi restano abbastanza solidi”, ha precisato Peter Leonhardt, economista di Dekabank di Francoforte. “Nonostante la crescita non sia piena ora, la ripresa potrebbe arrivare quest’estate”.

La disoccupazione nell’eurozona

Continuano ad aumentare i disoccupati in Europa, pari a oltre 26,5 milioni: come certifica Eurostat, il dato sulla disoccupazione in marzo mostra un tasso del 12,1% nell’Eurozona, dove i senza lavoro sono oltre 19,2 milioni (12% in febbraio) e del 10,9% in Ue27. Rispetto a un anno fa, ci sono 1,8 milioni di disoccupati in più a livello europeo, e quasi tutto l’aumento (1,7 milioni) è concentrato nella sola Eurozona. Il tasso di disoccupazione si conferma particolarmente elevato in Grecia (27,2% in gennaio), Spagna (26,7%) e Portogallo (17,6%); in Italia è pari all’11,5%.

Il mercato del lavoro in Italia

Non si ferma la crescita del tasso di disoccupazione giovanile: come segnala l’Istat a marzo tra i giovani tra i 15 e i 24 anni l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, e’ pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,2 punti nel confronto tendenziale. In totale i giovani disoccupati sono 635 mila e rappresentano il 10,5% della popolazione in questa fascia d’eta’. Quanto al numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente (+69 mila unita’). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,2 punti su base annua.

Le stime sulla crescita della Bce

Secondo le stime della Bce nell’eurozona l’economia calerà dello 0,5% nel 2013, prima di crescere dell’1% nel 2014. E secondo gli analisti, la Bce potrebbe tagliare i tassi dello 0,25%, allineandosi allo 0,50% della Bank of England. Ma la fiducia nell’economia dell’eurozona è diminuita più di quanto previsto ad aprile e l’inflazione in Germania ha toccato il suo minimo dal 2011.

 


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