In molti si lamentano del fatto che il Movimento 5 Stelle non voglia allearsi con nessuno. Alcuni, anzi, minacciano di non votarlo più. Ma stavolta sono gli elettori a sbagliare. Si può essere d’accordo o meno, ma Grillo ha sempre detto di non volersi alleare con quanti hanno portato l’Italia al collasso: ai suoi occhi, tra Berlusconi e Bersani c’è poca differenza, e in effetti ce n’è poca, oggi, anche in termini di voti.
‘E vero che la situazione è drammatica nel cosiddetto Paese reale, ma non per questo si può pretendere di far perseguire ai 5 Stelle una linea politica che non è la loro. Bastava leggere il loro blog, dedicare qualche minuto ai punti programmatici pubblicati: non si poteva fraintendere. La ricetta, infatti, è semplice e chiara: o la responsabilità diretta di un governo solo 5 Stelle o nessuna delega in bianco a nessun altro. Se, poi, né Pd né Pdl sono in grado di fare qualcosa, la colpa non è di chi ha ricevuto pari consensi elettorali.
Così facendo Grillo perderà voti? Può darsi, ma ne perderebbe, sul fronte opposto, anche se venisse a compromessi. E, infatti, il comico non è per nulla preoccupato: ha girato l’Italia in lungo e in largo senza promettere null’altro che quello che sta facendo e non ha nessuna paura di perdere percentuali che non si aspettava di poter raggiungere.
C’è chi dice, a ragione, che la politica non procede per assolutismi e che la mediazione è una virtù necessaria, ma non è questo il punto. La forza di Grillo è proprio quel radicalismo che ora gli viene contestato e ciò dovrebbe far riflettere non solo lui ma tutti noi: forse, prima di scegliere per chi votare, dovremmo documentarci un po’ di più e non decidere emotivamente sulla base di qualche battuta in piazza o in tv.
Elettori delusi da Grillo: di chi è la colpa?
Di