Altro che comico, Beppe Grillo in politica non fa ridere. Fa sul serio.
Se è vero che i suoi parlamentari sono un gruppone di persone con nessuna esperienza e assai poco brillanti, la strategia del Movimento 5 Stelle resta fermamente nelle mani della premiata ditta Grillo & Casaleggio.
Questa coppia ha dimostrato di conoscere bene le dinamiche della politica e, grazie al totale annebbiamento del Pd, è riuscita a giocare come il gatto con il topo. E il topo, Bersani& C., è stato preso e mangiato in un boccone.
Certo, quel che resta dei democratici potrebbe rinsavire e trovare una intesa con Monti e Berlusconi ma il rischio è che sia troppo tardi o che sia su un nome sinonimo di inciucio (esempio Amato) oppure sul nome di una personalità che nulla avrebbe a che fare con il Quirinale (esempio Cancellieri).
In ogni caso, Grillo ha già vinto. Il Pd non c’è più: si sono bruciati Bersani ma anche D’Alema, Prodi e lo stesso rottamatore Matteo Renzi.
Quanto al presidente della Repubblica, la candidatura di Stefano Rodotà ha molte più chances di quanto gli stessi Monti e Berlusconi potrebbero immaginare. Grillo intanto continua la sua campagna elettorale.
A fine maggio si vota alle amministrative e forse fra giugno e luglio…..