Niente svalutazioni delle partecipazioni di Intesa Sanpaolo. L’ad Enrico Cucchiani ha assicurato gli azionisti della determinazione del gruppo, soprattutto in merito ai casi Telco ed Alitalia, la stessa che gli ha permesso di portare a casa risultati positivi nonostante lo scenario macroeconomico.
I risultati e il dividendo
E’ arrivato l’ok dall’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo alla proposta di destinazione dell’utile d’esercizio 2012, chiuso con un risultato netto di 1605 milioni di euro ed un risultato della gestione operativa di 8968 milioni di euro. E’ stata approvata inoltre la distribuzione di circa 832 milioni di euro di dividendi cash, con 5 centesimi per azione ordinaria e 6,1 centesimi di euro per azione di risparmio.
Rispettati gli impegni
“Abbiamo tenuto fede a tutti gli impegni presi. Abbiamo tenuto la barra ferma, nonostante l’evoluzione sfavorevole del contesto economico”, ha detto Enrico Cucchiani, ad di Intesa Sanpaolo. “Prevediamo che il sistema bancario sia soggetto a sollecitazioni tutte di segno negativo molto intense”, ha sottolineato l’ad illustrando lo scenario macro economico europeo in cui si trova ad operare Intesa Sanpaolo.
No alle svalutazione delle partecipazioni
“Per quel che riguarda le partecipate, non solo Telco, ma anche Alitalia e le altre assicuro che stiamo lavorando e stiamo facendo quanto necessario affinché la banca non debba sopportare altre svalutazioni”, ha garantito Enrico Cucchiani, ceo di Intesa Sanpaolo. “La vigilanza e la gestione sono estremamente attente, energiche e non trascurano alcuna opzione” per evitare svalutazioni, ha concluso.
Il caso Eurizon
Eurizon non è in conflitto d’interessi per aver partecipato alla formazione della lista di minoranza presentata da Assogestioni per il rinnovo dei vertici di Intesa Sanpaolo. E’ quanto ha spiegato il presidente della banca, Giovanni Bazoli, rispondendo in assemblea ad una missiva della Consob arrivata venerdì scorso. Il consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo ”non ravvisa la sussistenza di elementi che possano delineare un collegamento tra i soggetti che hanno presentato la lista” di minoranza e in particolare tra il fondo Eurizon controllato dalla Ca’ de Sass e la lista di maggioranza depositata dalla Compagnia di Sanpaolo e dalla Fondazione Cariplo.