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L’Irlanda regola lo stile di vita degli insolventi

Dimmi quanto devi e ti dirò come vivrai. In Irlanda chi è pieno di debiti dovrà fare i conti con il governo per sapere che stile di vita avrà. Come? Attraverso un nuovo organismo che gestisce i problemi di insolvenza: Insolvency Service of Ireland, il “tutore” dei cittadini con problemi finanziari che controllerà la vita austera.

Ad esempio, chi non ha la possibilità di pagare il mutuo può chiedere proroghe e abbassamento delle rate in cambio dell’impegno a rinunciare a viaggi all’estero, la tv satellite e la scuola privata per i figli, così come l’assicurazione privata.

In più, gli insolventi si impegnano a rispettare dei tetti nelle spese mensile: una persona non potrà spendere più di 247 euro per il cibo, 57 euro per il riscaldamento e 125 euro per il tempo libero, ovvero biglietti per il cinema ed eventi sportivi. Non più di 35 euro in vestiti e 33 euro in igiene personale.

Le conseguenze sociali dell’austerità

Il presidente dell’Irlanda, Michael Higgins, aveva già criticato l’Unione europea per la strategia “puramente tecnica” contro la crisi. Ha avvertito che si potrebbe arrivare a una crisi di legittimità. “Molti dei nostri cittadini in Europa considerano la risposta alla crisi come una pazzia, che è arrivata in ritardo e non corrisponde con l’urgenza del momento”, ha detto Higgins in una riunione al Parlamento europeo. E ha aggiunto: “In termini generali sentono che il discorso economico di questi anni ha sollevato preoccupazione tecniche… Non c’è più nulla di peggio per una società che la disoccupazione, soprattutto tra i giovani”. Higgins ha chiesto ai leader di non concentrarsi solo nell’austerità ma di pensare nelle conseguenze sociali delle misure.



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