L’auto cinese guarda a un mercato più alto. Un tempo conosciuti per i prezzi low cost i produttori cinesi alzano il tiro. La nuova tendenza emerge dal Salone dell’auto di Shanghai dove fino al 29 aprile i marchi d’oltre Muraglia stanno presentando la loro nuova offerta. Great Wall, Changan, Beijing Auto sono rinomate per modelli il cui prezzo non va oltre i 150mila yuan (15mila euro).
I nuovi modelli potrebbero tuttavia superare i 200mila yuan, andando a fare concorrenza a produttori minori giapponesi, come la Mazda, che già accusano sul mercato cinese la forza dei marchi tedeschi e le ripercussioni delle tensioni nazionalistiche per le dispute territoriali tra Tokyo e Pechino. Ora si troveranno a fare i conti anche con i locali.
All’ombra della Perla, la Great Wall ha lanciato un nuovo modello di Suv, il cui costo oscilla tra 150mila e i 180mila yuan. Per la Beijing Motor le novità arriveranno a maggio on la Senova: costo, tra i 150mila e i 230mila euro.
“Siamo entrati nel mercato con prodotti a basso costo. Adesso passeremo a quelli più costosi”, ha detto, citato dal South China Morning Post, Yuan Mingxue della Changan lanciando anche un messaggio agli ora partner e futuri competitor di Mazda, “In cinque anni saremo in concorrenza con i nostri partner”.
Il produttore nipponico punta comunque ad avere il 2,3 per cento del più grande mercato dell’auto al mondo entro il 2015, in crescita rispetto all’attuale 1,2 per cento. Sebbene la concorrenza cinese faccia paura e altre marche del Sol Levante come Toyota e Nissan si mostrino meno intimorite. A consolidare la propria posizione pensa anche Ford che entro due anni lancerà 15 nuovi modelli, secondo quando riporta il quotidiano di Hong Kong.