Governo tutto politico o urne. Qualcuno lo chiamerà ricatto, altri una netta richiesta, altri ancora un avvertimento.
Sta di fatto che la posizione del Pdl rispetto all’incarico per formare un governo conferito dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a Enrico Letta è quella che ha dettato Maurizio Gasparri: “Aspettiamo Enrico Letta, ma condividiamo le parole del nostro segretario Alfano. O governo vero e politico dai contenuti condivisibili, o nulla da fare”, ha dichiarato il vicepresidente del Senato, Gasparri.
Il Pdl vincerà il braccio di ferro? Di sicuro quella che comincia oggi è la prima prova di Enrico Letta che può contare sulla solida sponda del presidente della Repubblica.
Le parole di Alfano e Gasparri svelano comunque la volontà di avere una presenza significativa di politici pidiellini fra i ministri nell’esecutivo che sarà presieduto dal vicesegretario del Pd.
Non solo: anche il programma del futuro governo Letta deve contemplare quelli che l’ex ministro Renato Brunetta definisce “punti irrinunciabili”. Ovvero: “Via l`Imu, restituzione dell’Imu, riforma della giustizia, riforma dell`architettura costituzionale, semplificazione burocratica, detassazione per i nuovi assunti”.
“Il primo punto? L’abolizione dell`Imu e la restituzione dell’Imu”, ha concluso Brunetta.