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Ecco chi saranno (forse) i ministri di Letta

Enrico Letta sta lavorando con pacatezza e determinazione per varare un esecutivo di solidarietà nazionale. La condivisione di un comune programma fra Pdl e Pd non sarà facilissimo ma neppure impossibile e il presidente incaricato sembra aver già trovato il passo giusto.

L’altro aspetto fondamentale e sicuramente non secondario è il profilo della squadra che accompagnerá Letta nella sua avventura. Al di là dei già noti toto-ministri, l’impressione – e anche la speranza – è che prevalga l’idea di un Consiglio dei Ministri che abbia un’età media molto più bassa di quanto non sia stato in passato.

Si tratta dell’occasione di realizzare un primo, vero, rinnovamento generazionale. Potrebbero essere preferiti 40/50enni che abbiano un profilo politico affermato ma non consumato. L’identikit potrebbe corrispondere ai nomi di Maurizio Lupi, Francesco Boccia, Daniele Capezzone, Stefano Fassina, Angelino Alfano, Paola De Micheli, Mara Carfagna, Daro Franceschini, Luigi Casero. Anche all’economia un segno di discontinuità generazionale potrebbe essere dato dalla preferenza nei confronti di Enrico Giovannini (Istat) che potrebbe così spuntarla su Saccomanni (Bankitalia) e Padoan (Ocse).

In una società in cui l’immagine conta non meno della sostanza delle cose, se Enrico Letta riuscirà a portare al governo la generazione di mezzo potrà contare su un vantaggio di consenso che rafforzerà non poco la sua missione.



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