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Litigio a 5 stelle fra Grillo e i grillini di Roma

Colpa della folla. Macché, colpa dei giornalisti. Anzi, colpa della cocciutaggini dei grillinmi di Roma che si sono incaponiti a voler organizzare una manifestazione senza particolare cura.

E’ quasi la fiera dello scaricabarile, o di interpretazioni diverse, il mancato comizio di Beppe Grillo a Roma in Piazza Santi Apostoli.

Sono plateali i malumori sulla sezione del M5S di Roma che ha organizzato l’intervento di Beppe Grillo, poi saltato, in piazza dei Santi Apostoli nella capitale. Lo staff della comunicazione, subito dopo la partenza del comico-leader, ci tiene a prendere le distanze: “Non l’abbiamo organizzato noi -replicano ai cronisti- chiedete ai romani che hanno voluto Beppe qui”. “Si’, chiedete pure a Lombardi…”, si lascia sfuggire Claudio Messora, a capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle, al Senato. Evidentemente il Movimento 5 Stelle di Roma puntava sulla presenza di Grillo per corroborare la campagna elettorale per il Campidoglio a sostegno del candidato sindaco a 5 Stelle.

Prima dell’arrivo di Grillo, in piazza non era stato organizzato un palco per far si’ che il leader salutasse i simpatizzanti accorsi numerosi. A pochi minuti dall’arrivo di Grillo il capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi, ha chiesto ai militanti di cercare un megafono. “Vi prego – ha chiesto- andatelo a cercare, non c’e’ problema, lo pago io. Ma portatemi qui un megafono”.

Invece no, contrordine: colpa dei giornalisti. L’editto tramite Facebook è firmato da Beppe Grillo in persona: “Nonostante una conferenza stampa di due ore sono stato assalito da giornalisti che mi hanno impedito il passaggio e non ho potuto incontrare i cittadini”.

Appuntamento alla prossima interpretazione della manifestazione-comizio che non si è manifestata. Intepretazione che nel tardo pomeriggio è puntualmente arrivata attraverso la tv La Cosa, la web tv del Movimento 5 Stelle: “Alla piazza sono arrivato. E’ lunga e stretta e non riuscivo ad entrare. Di nuovo le tv mi hanno circondato e non sono riuscite ad entrare. La Digos ha detto che c’era un caso di pericolo. La Digos ha voluto che andassi via e sono tornato in albergo”. Quindi i giornalisti non c’entrano, almeno per una volta.



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