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Medeved stretto tra problemi economici e un video

Il primo ministro russo, Dmitry Medvedev, ha difeso l’operato del proprio governo in campo economico ma non ha nascosto i rischi di declino a causa delle dinamiche globali. Il discorso davanti al Parlamento segue la proiezione di un video, rubato, di un incontro del presidente Vladimir Putin, con, tra gli altri, il vice primo ministro, Dmitry Kozak; il ministro dello Sviluppo economico, Andrei Belousov e quello delle Finanze, Anton Siluanov; il capo del dicastero per lo Sviluppo regionale, Igor Slyunyaev e alcuni governatori regionali.

Durante il colloquio il capo di Stato criticava l’operato del governo facendo ipotizzare che non escluda l’ipotesi di licenziare l’attuale esecutivo o suoi componenti. Un’interpretazione smentita dal portavoce presidenziale che non ha mancato di rimarcare l’ira del capo di Stato contro il sito Life News e contro i reporter cui era stato chiesto di spegnere le telecamere. Tuttavia sono immagini arrivate quando mancava poco al discorso di Medvedev e dopo mesi di indiscrezioni della rottura tra i due leader russi che si sono alternati nelle cariche di capo di Stato e premier nell’ultimo decennio e che ipotizzano Putin possa usare Medvedev come capro espiatorio.

Nel 2012 l’economia russa è cresciuta del 3,4 per cento. La scorsa settimana il ministero dell’Economia ha tagliato le previsioni di crescita per quest’anno  dal precedente 3,6 per cento al 2,4 e motivato la decisione con il rallentamento della produzione industriale e della domanda dei consumatori.

Con un discorso di quasi due ore il primo ministro ha chiesto al Parlamento di sostenere l’esecutivo. “Viviamo in un mondo dinamico e in rapido sviluppo”, ha detto il premier in carica da un anno. “Così globale e complesso che a volte non possiamo stare al passo con i cambiamenti”, ha aggiunto paventando il rischio recessione in caso di calo del prezzo delle commodity. Il premier ha inoltre spiegato di aver discusso di misure per stimolare la crescita con Putin e che future riunioni si terranno in futuro.


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