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Napolitano come Mitterrand riuscirà a “rassembler” e a rinnovare la sinistra?

Suggestiva la definizione “Re Giorgio II”, coniata per il rieletto. Presidente della Repubblica. Credo che Napolitano ne avrà sorriso, come della sua spesso ricordata somiglianza fisica a Re Umberto II di Savoia.

Il Presidente, tuttavia, preferirebbe che venisse sottolineata la sua convinta adesione ai valori e alle fondamenta della Repubblica, in primis la Costituzione, approvata solo 5 anni prima della sua elezione alla Camera.

Forse, più gradito al Capo dello Stato e più appropriato, per un dirigente storico della sinistra riformista europea, sarebbe l’accostamento con Mitterrand, che i suoi compagni socialisti chiamavano “Roi Francois” e che venne eletto, in età avanzata, Presdente dei francesi, per 2 mandati.

Lo statista transalpino riuscì a “rassembler”, a unire, a rinnovare e a rilanciare la sinistra francese. Forte della sua autorevolezza e dopo i fallimenti dei tanti leaderini della sinistra italiana, travolti dall’eterno Berlusconi e dai loro errori, l’unico che potrebbe provarci, in Italia, è Napolitano. Il cui discorso alle Camere verrà ricordato, nella storia del Parlamento, come un’elevata lectio politica, morale e civile.

Pietro Mancini

dente dei francesi per due settennati.

 

 

 


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