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Negli Stati Uniti è tornato il terrorismo

Negli Stati Uniti è tornata la paura del terrorismo. L’America è ancora sotto shock per l’attentato di ieri alla maratona di Boston. Il conteggio ufficiale è per ora di tre morti, fra cui un bambino di otto anni, 144 feriti di cui 23 gravissimi, ma sono numeri che cambiano rapidamente. Fra i feriti gravi vi sono coloro che hanno perso le gambe o un braccio, persone colpite alla testa, alcuni in stato comatoso. Sono stati raggiunti da schegge delle due esplosioni avvenute a 12 secondi di distanza l`una dall`altra, poco prima di Colpey Square, in pieno centro di Boston, vicino al traguardo della maratona, una delle più seguite al mondo, arrivata alla sua centodiciassettesima edizione.

La prima esplosione

La prima esplosione è avvenuta circa dieci minuti prima delle tre del pomeriggio, quando il cronometro della maratona segnava poco più di quattro ore di corsa. Poi l’inferno: i feriti sono trasportati negli ospedali vicini, la polizia si è lanciata in una caccia all’uomo. Un video sembrava mostrare un uomo che depositava degli zaini a ridosso dei palazzi vicini al traguardo della gara, subito dietro il pubblico, stipato sulle transenne.

Notizie e confusione

Come succede in queste circostanze, c`è stata subito molta confusione. Si sono prima diffuse notizie di un numero di morti nettamente superiore, si parlava di 12-14 persone. Poi si è detto che la polizia aveva arrestato un sospetto, un saudita di 20 anni detenuto in ospedale, notizia poi smentita. E` stato anche affermato e poi smentito che ci fosse un ordigno alla JFK Library di Boston: la cosa è ancora incerta. Ma è sicuro che ci fossero più di due ordigni, forse addirittura cinque, tutti, a parte quelli esplosi, disinnescati. La strage dunque poteva essere peggiore.

La tragedia scampata

C`è chi dice che i maratoneti sono stati fortunati per come si è chiusa questa nuova tragedia americana, perché il numero dei morti avrebbe potuto essere di gran lunga superiore. La città celebrava il Patriot’s Day una festa che rievoca la vittoria contro gli inglesi del 1775 a Lexington e a Concorde, le scuole erano chiuse, la maratona si stava chiudendo nello splendore di una bellissima giornata primaverile, per strada c’erano forse un milione di persone.

Ritorno all’11 settembre?

Resta l’amarissimo sapore di un attentato che ha riportato il Paese nell`abisso della vulnerabilità. Improvvisamente tornano alla memoria le immagini dell`11 settembre, quelle dell`attentato di Oklahoma City.

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