18 aprile, ore 18. Alla Camera si stava certificando il fallimento della seconda votazione per eleggere il Presidente della Repubblica, tra psicodrammi democrat, grillini scatenati, accordi fatti e saltati in un attimo.
Poco distante, nella sede dell’editore Gangemi, in via Giulia, schegge di destra e sinistra, nelle persone di Gianni Letta e Tiziana Ragni, si sono ritrovate in una momentanea e limitata sintonia. L’occasione è stata la presentazione del libro “L’ospite d’onore lava i piatti. Due generazioni allo specchio”, di Ettore Pietrabissa – manager di lungo corso ex Iri e Abi, oggi Dg di Arcus – e Lucio Fava del Piano, giornalista e comunicatore.
Ragni, direttore del sito web del Partito Democratico, che ha moderato l’incontro, ha esordito
dichiarandosi “prigioniera politica”, visto l’andazzo dei lavori per il Colle. E volentieri Letta ha fatto
sua la dichiarazione di prigionia, prima di incantare la platea per quaranta minuti parlando dei temi trattati nel libro e di come tra la generazione dei 30-quarantenni e quella degli over-sixty ci siano tante drammatiche differenze, insieme a qualche sorprendente similitudine.
Dopo gli interventi degli altri due relatori, Antonia Pasqua Recchia del Mibac e Luca Bolognini di
Outsider, è stato il turno dei due autori, che non hanno rinunciato a scambiarsi punzecchiature e sciabolate.