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Il presidente che non c’è. Ecco come i giornali stranieri guardano l’elezione del capo dello Stato

Le prime pagine dei quotidiani internazionali seguono con attenzione il conteggio dei voti nel Parlamento italiano. Sanno che dopo l’elezione del prossimo presidente della Repubblica, la situazione della politica italiana si sbloccherà.

Lo sa Al Jazeera che scrive sul sito web: “Il voto di giovedì per il successore di Giorgio Napolitano – il cui mandato scade il 15 maggio – è un passo fondamentale verso la soluzione della situazione di stallo in quanto le elezioni inconcludenti di febbraio hanno lasciato i partiti senza sostegno sufficiente per formare un governo”.

La rabbia del Pd secondo gli arabi

Secondo l’emittente araba Bersani ha indicato come candidato alla presidenza della Repubblica Franco Marini, “un leader cattolico e in passato esponente di spicco del sindacato CISL, con la finalità di creare un largo accordo sulla presidenza con il centro-destra di Silvio Berlusconi e il piccolo raggruppamento centrista del primo ministro ad interim Mario Monti. Ma la scelta ha provocato la rabbia all’interno del Pd e una rivolta aperta con il suo rivale, Matteo Renzi, (… ) L’opinione diffusa è che Bersani vuole un accordo sulla presidenza con la volontà di centro-destra a sostegno di una minoranza di governo di centro-sinistra”, ha spiegato Al Jazeera. E aggiunge: “Renzi ha descritto Marini come un candidato del secolo scorso che non aveva carisma e prestigio internazionale, ed è stato scelto solo perché era accettabile da Berlusconi”.

Il valore di Napolitano e Monte dei Paschi

Il Wall Street Journal racconta la “fumata nera” del primo voto di questa mattina e sottolinea il grande peso esercitato da Giorgio Napolitano. “L’Italia ha bisogno di un nuovo manager per risolvere la sua crisi”, ha scritto.

Il quotidiano Chicago Tribune non considera così rilevante l’elezione del presidente della Repubblica e preferisce occuparsi di uno scandalo rimasto nell’ombra: il Monte dei Paschi. “Procuratori italiani hanno intensificato le indagini sulla presunta frode di Monte dei Paschi, ordinando alla polizia di raccogliere prove da JP Morgan, uno dei diversi istituti di credito stranieri legati allo scandalo dell’istituzione finanziaria”, ha scritto oggi Chicago Tribune.

La fine dello stallo?

Il settimanale inglese Time crede che il voto di questo giovedì “è un passo avanti verso la risoluzione della situazione di stallo politico che ha bloccato la formazione di un nuovo governo per due mesi”. E spiega: “Il battibecco sul presidente riflette le divisioni che i legislatori non sono stati in grado di superare, in quanto le elezioni nazionali del 24-25 febbraio hanno visto una vittoria debole del centro-sinistra.

“La suspense è all’apice in Italia. L’ex sindacalista Franco Marini, proposto dai maggiori partiti, non è riuscito a vincere le elezioni presidenziali nel primo scrutinio. Il suo principale concorrente, Stefano Rodotà, esperto di diritto costituzionale proposto dal Movimento cinque stelle (M5S), ha ottenuto un buon risultato con 240 voti, una cifra molto superiore al numero di M5S eletti”, ha scritto il giornale francese Le Nouvel Observateur. Ha aggiunto che il resto delle schede elettorali della votazione di oggi è dispersa tra le schede bianche e nulle. Le altre opzioni puntano su Romano Prodi ed Emma Bonnino.

Il quotidiano francese Le Eschos spiega come funziona l’elezione del presidente della Repubblica in Italia e prevede che la scelta si sbloccherà solo dopo i primi tre turni, quando il gioco sarà a maggioranza semplice.

Una donna al Quirinale

Il Guardian ha postato un video: “Non capita spesso di vedere una donna con un berretto rosso (…) ma il video lanciato questa settimana da un’associazione italiana sulla parità di genere non era contro la Chiesa. I suoi protagonisti si chiedono: ‘Per una donna, è più facile diventare cardinale o arrivare al Quirinale?’”, ha scritto.

Così come l’americano New York Times, il quotidiano Guardian ha sottolineano le possibilità che l’Italia scelga una donna come presidente e si chiedono se il paese è pronto.

L’uomo che ha spaccato la sinistra

Il quotidiano spagnolo El Pais sostiene che “il problema è che l’accordo con gli altri ha provocato un gran disaccordo con i propri”. Ha rimarcato le critiche verso la scelta di Bersani da parte dei renziani. Secondo il giornale, Marini potrebbe passare alla storia come il successore di Giorgio Napolitano, ma anche come “l’uomo che ha disintegrato la sinistra italiana”.

La vittoria di Grillo

Per il giornale argentino El Clarin il grande vincitore di questa elezione è, un’altra volta, Beppe Grillo: “La crisi politica italiana si è complicata oggi dopo il fallimento dell’accordo tra il partito Democratico di centrosinistra guidato da Pier Luigi Bersani e il centrodestra di Silvio Berlusconi. Invece, il candidato del movimento antisistema 5 Stelle dell’ex comico Beppe Grillo, che aveva presentato il giurista di centrosinistra Stefano Rodotá, ha conquistato 241 voti, molto al di sopra dei 163 parlamentari ‘grillini’”.



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