Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Berlusconi: puro calcolo

Vado spesso all’estero per lavoro. Ovvio, prima di iniziare le attività prosaiche che permettono a piccole imprese di fare ricavi importando denaro con pagamenti che hanno scadenza certa, dall’estero appunto, dove risiedono clienti scevri dalla turbolenta e avvelenata economia italiana, la domanda è d’obbligo: “Ma da voi c’è ancora Berlusconi?” – “ Come fa ad essere ancora così votato?” – “ Ma quando lo farete un governo?” – “E Grillo?”. Il tutto condito da crasse risate. Ecco.
Dato che l’orgoglio patrio scorre come l’emoglobina e dato che chi scrive preferisce un po’ di sano sciovinismo all’ossigeno tutto bio di queste capitali del Nord perfettissime e pulitissime dove a loro pare che il mondo sta in piedi grazie a un Titano teutonico che muove l’asse terrestre come fosse un piede di porco, chi scrive mette giù la risposta più o meno così.
Cari miei amici mitteleuropei la politica italiana va smorfiata. E “smorfiare”, badate bene, è verbo intraducibile nella lingua tecnica del commercio e degli affari.
Per semplificare il mio discorso vi propongo questa metafora. Immaginate il funzionamento della politica come quello di un corpo umano. Gli arti che sorreggono il corpo umano e gli permettono di muoversi rappresentano il lavoro e le imprese. Il governo deve muoversi come il cuore e la mente con il coordinamento proprio dell’aorta e delle carotidi. Il parlamento è la camera di compensazione tra il governo e i cittadini che sono il ventre del paese, apparato digerente e intestino. Non a caso si dice che le manovre del governo vanno digerite.
Ora, immaginate che una certa parte del cervello, diciamo per dire l’emisfero sinistro, che è quello che governa l’uso della parola (carta stampata), e che è privo della sfera emozionale (giudici perché devono essere super partes), abbia deciso unilateralmente che alcuni rappresentanti eletti dal popolo, ad esempio Silvio Berlusconi, sia un calcolo. Un agglomerato di residui di calcio che l’apparato digerente non può smaltire. E che quindi va espulso. L’emisfero destro, più emotivo, non è assolutamente d’accordo con quello sinistro e infatti l’Italia vive un fortissimo mal di testa. Ma, badate bene, il sintomo non è figlio di una risposta dell’apparato digerente ma un segnale imposto dall’ipotalamo. E’ ovvio che in una situazione come questa è impossibile individuare una cura. O si cura il mal di testa con antidolorifici (conflitto tra i poteri, riforma della giustizia), oppure occorre espellere il corpo estraneo (sentenza dei processi a carico di Silvio Berlusconi).
Cari amici mitteleuropei, capite quindi quanto è fuori luogo ridere della situazione italiana? State parlando con uno che ha una forte colica renale. E quello che leggete sui media è puro calcolo.

×

Iscriviti alla newsletter